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Liguria. Oltre 60 chilogrammi circa di prodotto ittico e numerosi attrezzi da pesca illegali sequestrati, oltre a sanzioni amministrative per un importo superiore ai 75mila euro per commercianti, ristoratori e pescatori professionali e sportivi. È il bilancio dell’operazione Summer fish condotta dalla Guardia Costiera della Liguria in Piemonte, bassa Lombardia e Liguria.

L’operazione si è conclusa nei giorni scorsi ed è stata coordinata dal I° Centro di controllo area pesca della Guardia costiera di Genova. Il periodo agostano è stato scelto proprio perché la forte presenza di turisti, che giungono in Liguria per trascorrere le vacanze estive, determina un elevato incremento di consumo di prodotti ittici, che, per certi versi, invoglia i ‘furbetti’ a commercializzare prodotti scadenti o differenti da quelli dichiarati e/o pubblicizzati. Tra queste insane abitudini spicca per frequenza la commercializzazione di specie prodotte in allevamento, di valore commerciale generalmente inferiore, che vengono proposte al cliente quale prodotto pescato in mare.

L’obiettivo principale dell’operazione è stato individuato nell’irregolare commercializzazione di prodotti catturati nell’ambito di attività correlate alla pesca sportiva, specialmente di pesce spada e tonno rosso, con un’intensificazione delle ispezioni presso i punti di sbarco per verificare la presenza di eventuali pescatori di frodo e compravendite non consentite di catture illecite. Sotto la lente d’ingrandimento degli uomini della Guardia Costiera, infatti, sono finiti anche molti ristoranti, pescherie e mercati ittici, per evitare che ai clienti venissero venduti o somministrati prodotti non rispondenti alle normative sanitarie e di commerciabilità.

Particolare attenzione è stata posta anche ai controlli in mare così da tutelare le risorse presenti nel mar Ligure: molti controlli hanno interessato direttamente la pesca a circuizione, particolarmente diffusa in questo periodo per la campagna di pesca del pesce azzurro. I controlli hanno tenuto particolare riguardo al commercio di acciughe prive di tracciabilità, nonché al corretto svolgimento della pesca del gambero di profondità.

I team ispettivi, a mare e a terra, hanno visto impegnati oltre 100 uomini e 7 unità navali, che hanno eseguito 670 controlli sul territorio delle tre regioni del Nord-Ovest.

Il Comandante regionale della Guardia Costiera della Liguria ricorda ai consumatori di prestare sempre la massima attenzione in fase di acquisto di prodotti ittici: sui banchi di vendita devono, infatti, essere sempre chiaramente riportate le modalità e le zone di pesca di ciascuna specie, mentre i menù dei ristoranti devono sempre indicare se il pesce proposto sia fresco o congelato. I consumatori, in caso di dubbi o necessità sull’origine e qualità dei prodotti, possono rivolgersi alle Capitanerie di porto della Liguria per gli eventuali accertamenti.

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