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Le lavoratrici e i lavoratori – sottolineano – sono in enorme difficoltà e senza i dispositivi di sicurezza, ma nonostante questa gravissima mancanza stanno continuando a prestare la propria professionalità nei territori per erogare servizi alle persone in difficoltà. Lavorano nelle Rsa, nelle Rp, nelle strutture per minori, per persone con disabilità, a domicilio, presso le comunità psichiatriche, presso le strutture per persone con dipendenze, senza fissa dimora e migranti. Tali servizi sono essenziali per gli utenti e per le loro famiglie“, lo sottolineano gli appartenenti al Comitato Misto Paritetico Regionale della Liguria: Fp Cgil Liguria Diego Seggi, Stefania Druetti – Cisl Fp Liguria Marco Rossi – Uil Fpl Liguria Luigina Piano, Cinzia Guanci – Fisascat Cisl Liguria Fabio Pellicani – Uiltucs Liguria Cristina D’Ambrosio – Confcooperative federsolidarietà Riccardo Viaggi, Maurizio Bielli – Legacoop Sociali Sandro Frega.

Le organizzazioni sindacali, insieme alle centrali Confocooperative, Federsolidarietà, Legacoopsociali ringraziano i lavoratori e tutte le cooperative sociali impegnati in una fase così drammatica per il Paese, a tutelare l’occupazione nel rispetto del contratto nazionale di lavoro. “I lavoratori impiegati nella cooperazione sociale di tipo A e B contano in Liguria circa 11.000 lavoratrici e lavoratori e garantiscono in quota parte il welfare italiano e conseguentemente la tenuta sociale ed economica del Nostro Paese. Vanno pertanto sostenuti dalle strutture pubbliche deputate, in primis dalla Regione Liguria, da Alisa, dalla Protezione Civile, affinché siano agevolmente dotati dei necessari dispositivi di protezione. Va inoltre sostenuta e garantita la continuità dei servizi e dei redditi valorizzando, anche attraverso una necessaria azione congiunta con il sistema delle autonomie, quanto previsto dal Decreto Cura Italia“.

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