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Una giornata in piazza nel giorno della Festa dell’Europa per far conoscere ai più piccoli l’importanza del Numero Unico Europeo 112. È l’iniziativa “Nue 112, numero amico dei bambini”, organizzata da Unicef insieme a Regione Liguria – con il coinvolgimento di Asl, consultori e dei Garanti dell’Infanzia e dell’adolescenza di Regione e Comune di Genova – e in programma giovedì 9 maggio dalle 9.30 in largo Pertini, dove saranno presenti postazioni del Numero Unico Europeo per le emergenze, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, dei Radioamatori genovesi, con l’apertura dello sportello del Centro Europe Direct del Comune di Genova, pronte ad accogliere gli studenti delle classi genovesi che potranno rivolgere domande agli operatori, scoprendo come funzionano il Numero Unico Europeo per le emergenze, la Centrale Unica di Risposta (Cur) e lo smistamento delle chiamate all’autorità competente a seconda della situazione in atto.

«Il messaggio che vogliamo lanciare ai più piccoli – affermano la vicepresidente di Regione Liguria e il presidente di Unicef Liguria Franco Cirio è forte e chiaro: se vi trovate in pericolo, se qualcuno vicino a voi si sente male, se vedete un incendio o se avete bisogno di aiuto, chiamate l’112». «La Liguria – aggiunge l’assessore alla Sanità – è stata riconosciuta “Regione amica dei bambini – Unicef”: era quindi naturale condividere questa nuova iniziativa di educazione sanitaria rivolta ai più piccoli».

Grazie alla collaborazione avviata tra la Centrale Unica di Risposta dell’Ospedale Policlinico San Martino e Unicef, nel 2018 sono stati circa un migliaio i bambini formati/informati all’interno della Cur o direttamente negli istituti scolastici con l’obiettivo di «favorire negli studenti la conoscenza delle corrette modalità di interazione con i servizi che gestiscono l’emergenza sanitaria e stimolare una migliore consapevolezza del loro utilizzo in caso di bisogno, promuovendo la cultura dell’emergenza nelle giovani generazioni, considerando che ciascuno può diventare nel corso della propria vita un “soccorritore occasionale”». È stato realizzato anche un cartone animato, autoprodotto dal personale della Centrale Unica di risposta e rivolto ai bambini delle scuole primarie in particolare tra gli 8 e 10 anni per far loro capire l’importanza della Carta dei diritti dei bambini, così come sancito dall’Unicef, evidenziando inoltre il diritto dei bambini, anche in assenza di un adulto, di chiamare il Nue 112. «Molte volte – afferma la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria – i più piccoli sono testimoni, anche involontari, di episodi drammatici per cui la tempestività della segnalazione può essere vitale. Tutti ricordiamo lo scuolabus con 51 studenti a bordo sequestrato e dato alle fiamme pochi mesi in Lombardia: quella vicenda ha messo in luce l’importanza dell’112 e della sua conoscenza da parte dei più piccoli. È stata infatti la telefonata del piccolo Ramy, che ha chiamato l’112 dando l’allarme, a consentire l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine».

Con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale, la Cur ha realizzato anche due progetti, uno rivolto agli studenti delle scuole secondarie – ad oggi oltre 300 ragazzi hanno partecipato ad eventi formativi con focus sulla App gratuita Where Are U – e l’altro ai bambini tra 8 e 10 anni delle scuole primarie: quest’ultimo, inserito nell’offerta formativa di Regione Liguria a partire dal prossimo anno scolastico, prevede incontri informativi/formativi presso la Cur dove i bambini potranno effettuate delle simulazioni di chiamata al Nue.

Dati NUE

Sul territorio ligure l’112 è operativo dal 14 febbraio 2017: la Liguria è stata la seconda Regione in Italia ad attivarlo dopo la Lombardia e oggi è tra le otto Regioni che dispongono della centrale unica di ricezione e coordinamento delle chiamate d’emergenza, presso l’Ospedale Policlinico San Martino.

Nel 2018 la Centrale ha ricevuto oltre 1 milione di chiamate, ne ha filtrate più del 44% e ha garantito la risposta prima del secondo squillo (dopo poco più di 6 secondi), con la presa in carico dalla centrale di secondo livello dell’autorità competente – 118, vigili del fuoco o forze dell’ordine – in meno di 1 minuto e mezzo. Nel 93% dei casi, è stato possibile anche localizzare l’utente al telefono. Il numero 112 viene sempre più spesso utilizzato dalla popolazione: le richieste per l’emergenza sanitaria effettuate attraverso il numero 118 sono passate dal 70% del febbraio 2017 al 51% di dicembre 2018.

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