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Savona. «No a termoscan e protezioni. La movida estiva? Ripartirà non prima di luglio». Fabrizio Fasciolo, storico presidente del Silb, il Sindacato italiano locali da ballo della provincia di Savona, si dice ottimista e prende come esempio il modello spagnolo.

«Nella penisola iberica i locali riapriranno a luglio inoltrato – dice Fasciolo –. Noi abbiamo ipotizzato di poter riaprire qualche settimana prima. Ovviamente dipenderà dai dati epidemiologici. L’andamento dei contagi dovrà essere pari o vicina allo 0 e come in Spagna, a quel punto, l’attività delle discoteche potrà iniziare».

Fasciolo dice «no», invece, a termoscanner per misurare la temperatura all’ingresso. «Ma neppure mascherine dentro il locale – afferma il presidente del Silb – soluzione poco coerente per un luogo dove i ragazzi si incontrano, hanno voglia di divertirsi e di conoscersi. La discoteca non è come entrare in ambulatorio. Se invece i locali resteranno chiusi allora si correrà il rischio di vedere assembramenti di ragazzi in spiaggia o nei parcheggi senza alcuna possibilità di regolare il flusso di persone. Meglio quindi lasciare la libertà ai gestori di aprire le discoteche. Con il virus – aggiunge Fasciolo – ci dovremo convivere, non è ipotizzabile pensare di tenerle chiuse in una provincia come la nostra che vive di turismo. Senza locali la stagione balneare non avrebbe alcun senso».

I primi a chiudere e gli ultimi a riaprire i gestori dei locali tengono in caldo anche i DJ. Tantissimi quelli che anche sui social intrattengono gli amici con DJ set serali e aperidisco virtuali sin dall’inizio del lockdown. «Situazioni però temporanee – sottolinea Fasciolo – Volete mettere una serata in un locale ascoltando musica dal vivo insieme agli amici piuttosto che ballare con la cuffia in testa nel salotto di casa? Aprire i locali significa appunto dare un servizio al movimento turistico, ma anche occupazione. Ed è quello che i gestori vorrebbero garantire ai loro collaboratori e dipendenti. Questa situazione ci ha preso alla sprovvista. Mai avremmo pensato di dover affrontare una cosa del genere. Certo è che abbandonare l’idea di poter iniziare la stagione sarebbe un grosso danno».

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