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Giovanni Toti: «pronti a riaprire in sicurezza».

Genova. È pronta a partire la stagione balneare 2021 con le linee guida approvate oggi dalla Giunta regionale, su proposta del coordinatore interregionale del Tavolo de Demanio e assessore Marco Scajola, caratterizzate dalle stesse norme previste nel 2020. Le nuove norme che entreranno in vigore da domani 1 maggio fino al 15 settembre 2021, contengono gli indirizzi operativi per gli stabilimenti balneari.

All’interno delle linee guida per la stagione 2021 sono presenti le indicazioni per la gestione delle spiagge libere e libere-attrezzate da parte dei Comuni.

«Grazie al confronto in Conferenza delle Regioni con il ministro Garavaglia la Liguria è pronta a riaprire le sue spiagge garantendo sicurezza e fornendo alle aziende linee guida chiare – spiega il governatore Giovanni Toti Il nostro obiettivo è quello di fare in modo che tutte le nostre imprese balneari siano messe nella condizioni di poter operare alla vigilia di una stagione turistica molto importante su cui Regione vuole investire”. “Le linee guida per la Liguria – ha detto Marco Scajola – sono frutto dell’interlocuzione e del confronto in sede di Conferenza delle Regioni con il ministro Garavaglia e di un grande lavoro di squadra tra le Regioni».

Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari da domani possono aprire. L’obbligatorietà è posticipata dal 1 al 15 giugno. Si dovrà assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni garantendo una superficie di almeno 10 mq per ognuno e un metro di separazione tra i clienti. I concessionari, previa comunicazione al Comune e all’Autorità Marittima, potranno allestire anche solo parzialmente le strutture dell’impianto. Per le spiagge in concessione è privilegiato l’accesso con prenotazione. Per quelle libere si potranno applicare le linee guida concordate tra Regione e Anci Liguria e proposte ai Comuni.

Gli sport individuali o in acqua possono essere praticati nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale, per gli sport di squadra sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti. Tra le attrezzature di spiaggia deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri. Gli esercizi che dispongono di uno spazio per bar e ristorazione dovranno garantire almeno un metro di separazione tra i clienti. La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale. Infine, per poter garantire al meglio il distanziamento e il controllo all’interno delle spiagge libere attrezzate, i Comuni potranno autorizzare il gestore, grazie a un’ordinanza regionale, a occupare invece del 50% dello spazio, fino al 70%.

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