Weekend lungo ed è già boom di turisti in riviera e nell’entroterra ligure: mentre il 40% ha scelto per il Lunedì dell’Angelo la tradizionale gita fuori porta in campagna o al mare con il tradizionale picnic, continua a spopolare anche l’agriturismo con le presenze a tavola in aumento del 15%.
È quanto afferma Coldiretti Liguria su rielaborazione dati Coldiretti-Campagna Amica, dove si evidenzia che la massima affluenza in agriturismo è prevista appunto per Pasquetta, realtà scelta per trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare alla comodità e alla protezione garantita dall’ospitalità delle aziende di campagna nel caso del maltempo. E anche per la Liguria una chiave importante del turismo è l’enogastronomia considerata da ben un turista su 4 criterio di scelta della propria vacanza: la buona cucina infatti si piazza al secondo posto (26%) dopo le escursioni, mentre distanzia le visite a musei, monumenti e siti d’interesse scelti dal solo 12,8% dei turisti. I dati liguri confermano l’andamento nazionale dove addirittura si registra, per i turisti italiani, che il 59% valuta come importante o importantissima la presenza di un’offerta enogastronomica e fra quelle più apprezzate ci sono, nell’ordine, la visita a un’azienda agricola (39%), di una cantina (31%) e di un caseificio (27%), secondo l’ultimo Rapporto sul turismo enogastronomico 2019.
“La capacità di mantenere inalterate le tradizioni alimentari nel tempo con menù locali a base prodotti di stagione a chilometri zero – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è la qualità più apprezzata dagli ospiti dei nostri agriturismi. Per rispondere alla domanda di vacanza esperienziale a 360°, sono presenti da levante a ponente più di 70 Agriturismi di Campagna Amica, reali custodi delle tradizioni alimentari nel tempo, nonché strutture capaci di offrire programmi ricreativi come le visite in azienda alla scoperta delle coltivazioni e lavorazioni presenti, e veri e propri laboratori didattici: vedere un frantoio, passeggiare in una vigna, mungere una mucca sono attività sempre più richieste dai nostri visitatori. La scelta compiuta dai turisti che decidono di soggiornare o di passare i propri pranzi o cene in agriturismo mostra il valore storico e culturale che possiede il nostro territorio e il suo immenso patrimonio enogastronomico, dalla cui valorizzazione dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale”.
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