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Arriva una precisazione di Marco Ballabio, avvocato dei coniugi Tiziana e Fulvio Bianco sul caso di Villanova d’Albenga: «Tra la famiglia dei miei assistiti ed il fratello non c’era alcun contrasto di natura ereditaria: la sorella ha sempre accudito Alberto ricevendo in cambio un progetto criminale che se fosse andato in porto avrebbe sterminato l’intero nucleo familiare. Solo grazie all’intuizione del maresciallo Davide Chaia e alla prontezza del vice brigadiere Pampalone si è evitata una carneficina».

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