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Mallare. Una famiglia di Codogno in isolamento volontario La psicosi coronavirus si fa sentire in Val Bormida. Anche l’entroterra savonese, al pari di tutte le altre zone della provincia, si trova ormai da due giorni a fare i conti con le prescrizioni disposte per limitare al massimo gli eventuali rischi di contagio da COVID–19, con eventi annullati e sospensione di molte attività, sportive e non solo. Al netto però di regole e ordinanze, e dell’inevitabile corsa a supermercati e farmacie della zona, sembra decisamente più complesso gestire i timori incontrollati che circolano tra la popolazione, soprattutto nei piccoli paesi: il tutto nonostante, in Val Bormida, non vi sia ad oggi alcuna evidenza medica a far temere conseguenze per la salute. Lo dimostrano due situazioni registrate, nella giornata di ieri, a Mallare e Bardineto. «Voglio anzitutto precisare che a Mallare non vi è alcun caso, e che siamo assolutamente sereni in tal senso – si affretta a precisare il sindaco, Flavio Astiggiano -. Quel che si è verificato è che nel nostro paese sono attualmente presenti tre persone provenienti dall’area di Codogno, che hanno qui una casa. Nonostante queste persone siano in perfetta salute, e siano arrivate a Mallare molto prima che si verificassero tutti i problemi che ben conosciamo nel centro del lodigiano, hanno avuto l’accortezza e la cortesia di contattare le autorità, per chiedere come comportarsi. E’ quindi stato loro suggerito dall’Asl, a scopo puramente precauzionale e discrezionale, di restare qualche giorno a casa: ma, è bene ribadirlo, non è stata disposta nessuna procedura di isolamento, poiché non presentano nessun sintomo. Tutto si sta svolgendo nella massima tranquillità». Situazione molto simile quella registrata a Bardineto, per due persone (anche in questo caso in perfetta salute) di rientro da un viaggio in Thailandia, paese per il quale il ministero degli Esteri non indica, almeno per il momento, alcuna restrizione. «Confermo che nessuna ordinanza è stata emessa dal Comune – precisa il sindaco, Franca Mattiauda -. Le due persone, dopo avere sentito l’Asl , hanno deciso di loro spontanea volontà, senza alcuna costrizione, di restare a casa per un periodo, e non avere contatti esterni. Non posso che ringraziarli, ovviamente, per il senso civico dimostrato verso la cittadinanza. In paese, ad ogni modo, la situazione è assolutamente tranquilla».

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