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Noli. Da lunedì prossimo torna Nave Anteo. Ma questa volta con i palombari di Comsubin. E per quattro giorni, dal 16 al 19 luglio. Come la scorsa estate vengono di nuovo perlustrati i fondali di Capo Noli alla ricerca di tracce e testimonianze della famosa battaglia navale combattuta nel marzo 1795 (passata poi alla storia come battaglia di Genova) tra la flotta francese e quella anglo-napoletana.

E’ stato il primo successo in battaglia dell’allora capitano, e futuro ammiraglio. Horatio Nelson, al comando del vascello da 64 cannoni HMS Agamemnon. I reperti trovati tra Malpasso e Capo Noli, rappresentano alcune delle più importanti scoperte dell’archeologia subacquea del Mar Ligure. Sono stati rinvenuti a circa 1,5 miglia dalla costa, a una profondità di circa 75 metri. Tra pochi giorni sarà all’ancora, in quel tratto di mare, Nave Anteo in arrivo da La Spezia. Già l’anno scorso l’unità della Marina era stata utilizzata per le ricerche con l’utilizzo di un mini sommergibile. Questa volta saranno impiegati tre palombari iperbarici di Comsubin per portare alla luce altri reperti. La campagna, come recita un comunicato ufficiale della Marina, è svolta a favore della Soprintendenza archeologica di Genova, coordinata da Simon Luca Trigona, e del Comune di Finale Ligure.

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