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Alassio. Entra nel vivo la seconda parte della clamorosa inchiesta sull’appalto dei rifiuti che ha investito Alassio con arresti e indagati eccellenti. E’ stato convocato per domani pomeriggio a Savona il sindaco Marco Melgrati come lui stesso ha confermato nel corso dell’ultimo consiglio comunale del 27 dicembre scorso. «Sono stato convocato dalla Procura della Repubblica come persona informata sui fatti – dice il sindaco della città del Muretto – ma vorrei precisare che in questa vicenda l’Amministrazione comunale è vittima e se ci sarà un rinvio a giudizio degli indagati la stessa Amministrazione si costituirà parte civile». Il sindaco Melgrati non si sottrarrà alle domande dei pm Chiara Venturi e Massimiliano Bolla. «Chiarirò ogni circostanza e fornirò tutti gli elementi per avere un quadro completo della situazione», annuncia a poche ore dall’incontro con i magistrati. L’inchiesta che ha portato in carcere l’imprenditore Pierpaolo Pizzimbone (tutt’ora detenuto), quindi il consulente Mario La Porta (poi tornato in libertà) e indagato l’ex assessore Rocco Invernizzi e il consigliere Paola Cassarino, si è trasformata anche in una bufera politica. La minoranza, rappresentata dai consiglieri Jan Casella e Giovanni Parascosso di Alassio Volta Pagina, si è vista rigettare una interpellanza, proprio nella seduta del 27 dicembre, che avrebbe dovuto chiarire già in quella occasione la posizione dell’Amministrazione

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