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Pontinvrea. Il sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli a processo lunedì 17 settembre a Savona per diffamazione contro l’ex presidfente della Camera Laura Boldrini. Un caso di presunta diffamazione dovuta ad una frase scritta in un post nel 2017: “Potremmo dargli gli arresti domiciliari a casa della Boldrini (oggi esponente Leu, ndr), magari le mette il sorriso”. Il primo cittadino del paese della Valle Erro si riferiva al caso avvenuto a Rimini qualche mese prima, in agosto. Una coppia di turisti polacchi di 26 anni fu aggredita sulla spiaggia da quattro africani. Lui picchiato e derubato, lei violentata ripetutamente dal branco che poi si accanì anche contro un trans peruviano. Tre minorenni (due fratelli marocchini e un nigeriano) e il congolese Guerlin Butungu, l’unico maggiorenne, furono incastrati dalle telecamere di uno stabilimento balneare. All’epoca, Camiciottoli aveva dichiarato: “Quella è la mia pagina personale, non quella del sindaco quindi ritengo di essere libero di scrivere quello che penso. Ma al di là di questo aspetto, non condivido la difesa della Boldrini per un’immigrazione incontrollata che inevitabilmente porta a certi risultati, a volte il furto per fame, a volte lo stupro. Questo fenomeno conduce a una serie di problemi, tra cui anche questi reati terribili”.

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