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Albenga. Sembrava concretizzarsi la settimana scorsa il sogno di vedere ripristinato il Punto di primo intervento dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga. Invece il «Ppi» resta ancora chiuso. Il nosocomio ancora un «Covid hospital» anche se alcuni ambulatori cominciano a tornare alle originarie funzioni. «Tutti vogliamo che il Punto di primo intervento torni ad essere operativo – afferma il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis – ovviamente nei tempi e nei modi più sicuri per evitare il rischio che ci si possa infettare». Ma si muovono anche altri amministratori pubblici in quella stessa direzione come il sindaco di Loano Luigi Pignocca: «L’operatività del pronto soccorso di Albenga è fondamentale per evitare il collasso di quello del Santa Corona in vista dell’inizio della stagione turistica». Parole condivise anche dal vicesindaco di Alassio Angelo Galtieri: «La piena funzionalità dell’ospedale a cominciare dal pronto soccorso è essenziale per un territorio turistico come il nostro a maggior ragione ora che dalla prossima settimana verranno riaperti i confini regionali con l’arrivo di turisti dalla Lombardia e dal Piemonte». Da almeno un mese sollecita la riapertura del «Ppi» del Santa Maria di Misericordia anche il consigliere comunale di Forza Italia Eraldo Ciangherotti: «Non si può perdere altro tempo. L’assessore non può prendere scuse. I territori non possono più aspettare. Chiedono a gran voce le riaperture, e lo fanno con voci univoche, non solo quelle che possono essere strumentali dell’opposizione, ma anche di chi è vicino alla giunta guidata dal presidente Toti. Il pronto soccorso di Albenga deve essere riaperto, così come l’ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte», conclude il consigliere comunale di opposizione Ciangherotti.

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