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Cari fratelli e sorelle musulmani,
la pandemia da Covid-19 non conosce confini e non risparmia nessuno. Anche le espressioni
pubbliche e comunitarie della fede ne risultano condizionate e impedite: in questo siamo
proprio fratelli, musulmani e cristiani!
Come non è stato possibile celebrare nella gioia dell’incontro la Pasqua cristiana, così anche
il Ramadan è, quest’anno, ben diverso da come – immagino – tutti Voi avreste voluto.
Desidero comunque esprimerVi la mia speranza che, nonostante le inevitabili limitazioni,
questo tempo che oggi per Voi inizia sia comunque un tempo sereno, di preghiera e di
incontro con Dio.
Forse siamo chiamati a riscoprire la fragilità umana che tutti ci accomuna: non siamo
onnipotenti, e nella invocazione del Dio Clemente e Misericodioso possiamo riconoscrlo
senza vergogna.
Penso anche che la crisi economica già adesso molto grave ci chiamerà sempre più a
condividere iniziative di aiuto e solidarietà verso i più poveri: potrà essere l’occasione per
conoscerci meglio e collaborare insieme.

Con rinnovati auguri fraterni e sincera amicizia, Vi auguro un buon cammino.
+ Calogero Marino, Vescovo di Savona-Noli

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