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Calice Ligure. A Calice Ligure è in corso una mostra presso il Museo della Casa del Console in via Roma 61, pensata per celebrare la fine della Grande Guerra 1915-1918. Domenica 4 novembre, la mostra è stata inaugurata dal Sindaco di Calice Ligure Alessandro Comi e dal Prefetto di Savona dott. Antonio Canana’. Oltre ad aver partecipato all’inaugurazione, il Prefetto ha poi visitato la collezione di Arte Contemporanea “Remo Pastori” esposta nelle sale comunali per poi concludere la visita in dolcezza assaggiando le prelibatezze del borgo. L’allestimento nasce da un’idea dello studioso Angelo Tortarolo, (autore del libro“I Calicesi alla Grande Guerra”). Sarà possibile visitare la mostra fino ai primi giorni di Dicembre. Ingresso libero nei giorni di Sabato e Domenica dalle ore 15 alle ore 18, durante la settimana sarà possibile richiedere visite su appuntamento telefonando al numero 019 65433. Durante tutto il periodo di apertura è possibile acquistare a prezzo ridotto il volume ricco di illustrazioni e riproduzioni di documenti, che l’autore A. Tortarolo ha voluto dedicare a Calice. In Italia la Prima guerra mondiale è materia di studio per le scuole; al tema si dedica uno spazio importante nel programma, ma quanto del sacrificio vissuto e del modo di vivere dei nostri avi viene percepito dai giovani d’oggi? Per studiare la Prima Guerra Mondiale bisogna raccontare come l’odio si “costruisce”. Sui libri vuol dire cercare le cause economiche, politiche, sociali e culturali del conflitto. Nell’entroterra Ligure in quegli anni, nel cuore dei cittadini, non era l’odio il sentimento più diffuso ma piuttosto il senso del dovere e l’amor di Patria. Nel piccolo centro di Calice la chiamata alle armi di una così alta percentuale di uomini validi fu un dramma non solo per i loro cari, ma mise in crisi l’intera comunità. In pochi tornarono dal fronte ed intenso è rimasto il ricordo nelle famiglie. La mostra sui Caduti di Calice non si ferma alla semplice rassegna dei volti dei Combattenti ma cerca di indagare i contorni delle vicende personali.

Si possono anche vedere immagini del paesaggio del borgo e valutare la sua trasformazione, la documentazione esposta consente di conoscere storie personali, aneddoti di guerra e storie di vita attraverso la lettura delle cartoline che dal fronte i soldati potevano inviare in franchigia tre volte alla settimana. Alla Casa del Console sono esposti giornali d’epoca, oggetti, decorazioni ufficiali, ma è anche possibile vedere la ricostruzione di un ambiente domestico ed ascoltare le musiche dell’epoca. Una sala “proiezioni” è dedicata alle immagini della guerra ed una sala è dedicata alle cartoline di Aurelio Bertiglia pittore ed illustratore che nel periodo firmò diverse serie di cartoline sulla guerra, immagini che documentano paesaggi ostili, illustrano i temi della propaganda e gli spunti satirici tipici del periodo.

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