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Alassio. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, dalla Lombardia alla Campania. La guida 2019 ai Locali storici d’Italia (43esima edizione) ne riunisce 300. Tra questi, unico in provincia di Savona, trova spazio il «Caffè Pasticceria Balzola», il locale preferito da personaggi della «Dolce Vita» e anche della lettura come Gabriele D’Annunzio. In un accattivante itinerario tematico infarcito di aneddoti, curiosità, personaggi d’ogni sorta la guida si snoda tra i locali che sono stati «fucine di cultura». Balzola, classe 1902, è tra i locali che hanno fatto il gusto ma anche la storia del nostro Paese, sia per gli eventi di cui sono stati promotori, per la loro longevità e i personaggi che si sono esibiti al caffè concerto nel Budello. Da queste parti sono passati artisti del calibro di Tito Schipa e Beniamino Gigli. Maksim Gor’kij sedeva a tavolino nella sala Settecento veneziano incontrando le “menti” della colonia inglese di Alassio. Le raffinatezze create da Rinaldo Balzola, che aveva imparato l’arte da Gustavo Pfatisch a Torino ed era divenuto nel 1929 capo-pasticcere della Real Casa Savoia, attirarono anche la Duse. Sostavano qui anche i due industriali più dolci d’Italia: Motta e Alemagna. «Con i nostri baci abbiamo appena festeggiato i 100 anni di vita, un traguardo storico importante – dice con orgoglio Carlomaria Balzola, che è anche presidente dell’Assoristobar alassina – Sono prodotti De.co., imitatissimi, ma unici. Hanno fatto il giro del mondo: sono arrivati in Australia, America, Sudafrica, Sudamerica, ovunque. Da oltre un secolo, di padre in figlio, siamo rimasti al servizio del turismo e dell’ospitalità con la passione di sempre».

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