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Savona. I baristi savonesi tentano di tornare alla normalità e iniziano a riaprire. Vogliono riprendere a lavorare e alcuni hanno approfittato dell’ordinanza del presidente della Regione Giovanni Toti che ha autorizzato il take-away per i pubblici esercizi.

Certo, non è come prima, con i clienti al bancone del bar per il rito quotidiano del caffè espresso. I baristi non possono servire all’interno del loro locale e fare entrare i clienti, ma solo consegnare brioche, focaccia, caffè o cappuccino al cliente che o lo porta a casa o lo consuma passeggiando, fuori dal bar ed evitando qualsiasi forma di assembramento.

«Non è come prima, però è sicuramente meglio che stare a casa a fare niente. Lì si che ci si ammala – spiega Mirko Rizzato della Caffetteria Santa Rita –. Nei giorni di chiusura ho passato il tempo a fare i lavori qui al bar, a sistemare, ho addirittura ridato il bianco e rimesso tutto a nuovo. Purtroppo credo che molti di noi non riapriranno. Non si lavora come prima ma credo che quelli che come me hanno riaperto lo facciano per dare un segnale, per fare un primo passo». Come si sparge la voce i clienti arrivano, si mettono ordinatamente in coda con le mascherine, salutano e fanno qualche battuta.

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