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Genova. Impossibile fare previsioni. Ma c’è chi ci prova. All’Università di Genova un team multidisciplinare, composto da infettivologi, esperti di sistemi complessi e informatici, ha messo a punto un modello numerico che sta dando risultati promettenti: ogni giorno azzecca, con un accettabile margine di errore, i numeri che raccontano il Covid-19. E prevede che il picco dell’epidemia – in termini di nuovi casi giornalieri – si avrà intorno al 23-25 marzo.

Ma l’altezza di quel picco e le sue evoluzioni successive dipenderanno dai comportamenti delle persone (a partire da quelli del weekend dell’8 marzo), una variabile di cui l’algoritmo genovese può tener conto in termini di scenari possibili. “E comunque, aver superato il picco non vorrà dire essere usciti dall’emergenza ma solo che l’epidemia ha iniziato a rallentare e che di li a pochi giorni raggiungeremo anche il picco di saturazione delle unità di terapia intensiva e media, con sbilanciamenti regionali significativi”, avverte Flavio Tonelli, professore di Simulazione dei sitemi complessi all’Università del capoluogo ligure, che ha realizzato il modello insieme a Andrea De Maria, professore di Malattie infettive presso lo stesso ateneo, e dall’esperto di sviluppo di modelli software Agostino Banchi amministratore di Helpy srl. Eppure tutti aspettiamo il picco e speriamo di lasciarcelo alle spalle il prima possibile.

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