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Genova. I periti del giudice per le indagini preliminari e i consulenti della procura e dei 71 indagati oggi faranno un sopralluogo sulle macerie del ponte Morandi a Genova, demolito giovedì scorso con cariche esplosive. I tecnici sceglieranno quali detriti, in precedenza colorati per poter distinguere dove fossero collocati, potranno essere utili per le indagini e per l’incidente probatorio in corso sulle cause che hanno determinato il crollo lo scorso 14 agosto, provocando la morte di 43 persone. L’attenzione degli investigatori si concentra in particolare sui resti della pila 10, che avrebbe dovuto essere rinforzata insieme alla 9 (quella crollata) con il progetto di retrofitting. Dalle indagini era emerso che le porzioni della pila 10 erano ancora più compromesse di quelle della 9.

E sempre oggi potrebbe essere diffuso il video della Ferrometal, l’azienda situata vicino al ponte Morandi, che ha ripreso da breve distanza il crollo del viadotto. La procura ritiene quelle immagini fondamentali perché illustrerebbero esattamente il collasso, rappresentando la prova “regina” di quanto ipotizzato e cioè che a cedere per primo sia stato uno strallo della pila nove.

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