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Finale Ligure. Il castello Vuillermin di Finalpia sarà messo all’asta in Tribunale. Oggetto di una bozza di convenzione tra la proprietà e il Comune di Finale Ligure per un cambio di destinazione d’uso da struttura alberghiera (quale ultimo utilizzo aveva ospitato un ostello della gioventù) a edificio residenziale con la trasformazione in 12 alloggi con relativi parcheggi, il castello è incappato in un’esecuzione immobiliare e il prossimo 8 gennaio ci sarà un primo tentativo di vendita presso il Tribunale di Savona ad un prezzo base fissato in 1,6 milioni di euro. Nel frattempo è stata sospesa, prima ancora di sottoscriverla, la bozza di convenzione, che prevedeva fra l’altro anche la cessione di uno spazio pubblico per ospitare eventi istituzionali in ricordo del suo costruttore, l’avvocato Renato Vuillermin, fucilato per rappresaglia a Savona dai nazifascisti.

La costruzione, su 7 piani di cui uno interrato, si trova in via Generale Caviglia ed è stata realizzata tra il 1936 ed il 1941 in una zona panoramica. Caratteristica la torre quadrilatera con vista aperta sul golfo di Finale Ligure. A dargli il nome era stato Renato Vuillermin, avvocato antifascista torinese che vi abitò negli anni Trenta, poi confinato e infine arrestato il giorno di Natale del 1943. Due giorni dopo venne fucilato dai nazifascisti nel forte della Madonna degli Angeli a Savona, per rappresaglia contro un attentato partigiano (il “Natale di sangue”). Il castello, dopo essere stato acquistato dall’associazione Ostelli d’Italia (che vi ricavò 17 camere con 84 posti letto), venne posto in vendita nel 2010 e acquistato da una società immobiliare romana, intenzionata a recuperarlo.

Il progetto, che aveva ottenuto l’approvazione della Soprintendenza (il castello è tutelato quale edificio di interesse storico artistico particolarmente importante), prevedeva la radicale trasformazione degli interni, mentre il primo piano fuori terra, oltre ad ospitare l’autorimessa, avrebbe avuto uno spazio pubblico di 120 metri quadrati, oltre a pertinenze esterne, con accesso indipendente, per usi istituzionali. Recentemente, ridotto in stato di abbandono, il castello era diventato rifugio per migranti e senzatetto.

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