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Savona. In provincia di Savona, dove la silvicoltura è una risorsa fondamentale per il mantenimento della provincia più boscosa d’Italia, le imprese che svolgono questo tipo di attività hanno subito pesanti perdite causate dal periodo di chiusura e dalle difficoltà generate dal Coronavirus.

Tuttavia il comparto, che annovera tra le attività quelle inerenti alla filiera legno e manutenzione del bosco e che quindi rientrano a pieno titolo nella definizione di imprese agricole possibili beneficiari del PSR, risulta al momento ancora escluso da quelli che possono avvalersi degli aiuti post emergenza stanziati da Regione Liguria: è importantissimo agire tempestivamente perché venga data anche a queste imprese la possibilità di continuare a lavorare per tutelare il territorio e salvaguardare il patrimonio paesaggistico della provincia.

«L’emergenza sanitaria e la lenta fase di recupero che stiamo attraversando – affermano il Presidente di Coldiretti Savona Marcello Grenna e il Direttore Provinciale Antonio Ciottaè stata un duro colpo per tutti i comparti agricoli, ma, soprattutto per la nostra provincia e in particolare per la Valle Bormida, perla verde d’Italia, non bisogna dimenticare che lo stop all’attività, le chiusure lungo la filiera, e l’impossibilità di portare avanti nuovi lavori hanno avuto pesanti ripercussioni anche sul settore della silvicoltura, e tutte le azioni dedicate alla manutenzione dei nostri boschi e quelle relative alla filiera legno, attività tra l’altro fondamentali in una regione come la nostra che ha un patrimonio boschivo di circa 375.000 ettari, uno tra i più importanti e grandi d’Italia, pari al 74% della superficie totale. È per questo che come Coldiretti abbiamo chiesto a Regione Liguria di estendere Il sostegno a fondo perduto, diretto e veloce anche a tali attività, mantenendo sempre, come avevamo richiesto, criteri di selezione obiettivi e non discriminatori, basandosi unicamente sui danni economici causati dai blocchi commerciali e delle attività con conseguenze dirette e indirette sul settore, dimostrabili attraverso una perdita di fatturato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per noi il bosco è, e deve essere considerato, una grandissima ricchezza che va gestita e curata con una costante e corretta manutenzione. È di primaria importanza, quindi, sostenere le imprese della nostra provincia che con il loro lavoro contribuiscono al mantenimento dei boschi puliti e sicuri, assolvendo a funzioni importanti per tutta la collettività, preservando il nostro territorio dall’abbandono e dai dissesti idrogeologici.»

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