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Savona. “Non l’ho uccisa per gelosia, di lei non mi importava più nulla. L’ho fatto perché mi aveva rubato il futuro e portato via tutto. Se fossimo stati due uomini sarebbe finita nello stesso modo. Tante menzogne sono state dette su di me, ma io non ho mai maltrattato nessuno. Condannatemi, è giusto, ma non fatemi passare per un mostro”. Lo ha detto Domenico “Mimmo” Massari, l’uomo che il 13 luglio 2019 ha ucciso l’ex compagna Deborah Ballesio mentre cantava in un karaoke a Savona, leggendo una lungo testo all’udienza di fronte alla Corte d’Assise. Per Massari l’uccisione di Deborah non è un femminicidio, ma un fatto legato a questioni economiche. “Quando ci siamo fidanzati mi ha confidato il sogno di aprire un locale di lap dance. Io non potevo comparire in società perché avevo un debito di 600 mila euro con Equitalia, quindi l’ho intestato solo a lei, investendo 400 mila euro in contanti frutto anche del traffico di droga. Poi lei mi ha estromesso e per questo le ho bruciato il locale”.

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