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Sospettato di nove furti e tre truffe, l’uomo sarebbe stato la figura di spicco di una banda di sinti.

È quello che i Carabinieri della Compagnia di Albenga contestano a Gianpiero Conti, 34 anni, residente ad Asti, arrestato sabato scorso insieme a due complici (ritenuti in quell’occasione i presunti basisti) dopo un furto di elettrodomestici in un alloggio a Cervo. Oggi i militari, nel corso di una conferenza stampa, hanno rivelato che Conti da settimane era già tenuto sotto controllo e che avrebbe a che fare (ancora al vaglio delle Forze dell’Ordine se da solo o assieme ad altri complici) con nove furti messi a segno fra il dicembre e il febbraio scorso a Pietra Ligure, Finale Ligure e Borghetto Santo Spirito, e tre truffe ad altrettanti anziani sempre delle Riviera Ligure.

Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo sarebbe stato la figura di spicco di una banda di sinti: arrivava a Pietra Ligure con un camper, lo parcheggiava in un’area attrezzata, poi si spostava su una Fiat Sedici a bordo della quale aveva allestito, sotto al freno a mano ed in un vano porta oggetti, due alloggiamenti nascosti nei quali teneva arnesi da scasso e uno scanner sintonizzato sulle frequenze delle Forze dell’Ordine.

Sequestrate anche due targhe d’auto false e un tesserino falso dei Carabinieri, utilizzato per le truffe agli anziani. Tra gli elementi in mano agli inquirenti e che incastrerebbero Gianpiero Conti c’è anche un filmato registrato da una telecamera nascosta in uno degli appartamenti da lui presi di mira che ne mostra il volto nitidamente. Di volta in volta si spacciava per incaricato dell’Enel o del Gas e se la vittima di turno non ci cascava, tornava un complice che gli mostrava il tesserino di Carabiniere per ingannarlo e portare a termine la truffa.

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