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Finale Ligure. Per il crack «Qui Group» anche il Comune di Finale Ligure presenta il conto ed è davvero importante. Si parla di di ammonta a 52.097,97 euro derivante dalla restituzione di 3.306 buoni pasto. L’Amministrazione ha dato incarico al dirigente del Servizio gestione umane dell’ente pubblico Eugenio Minuto di provvedere nella notifica ai curatori il ricorso per l’insinuazione del credito e la richiesta di ammissione al passivo del fallimento della società genovese. Chiesta anche l’applicazione delle penali previste nelle condizioni generali della convenzione Consip “Buoni Pasto 7 – Lotto 1”. Il Comune finalese dunque ha presentato un’istanza per essere rappresentato nella procedura fallimentare in vista dell’udienza per l’esame dello stato passivo che è stata fissata per il prossimo 20 febbraio in Tribunale a Genova. Una storia travagliata quella della società genovese che eroga i buoni pasti, in questo caso, anche ai dipendenti pubblici. Nei giorni scorsi un’analoga richiesta di ammissione era stata avanzata dal Comune di Albenga. Qui! Group, considerato il principale operatore italiano dei buoni pasto con una quota di mercato del 20%, era stata dichiarata fallita agli inizi di settembre con sentenza 104/2018, depositata presso il Tribunale fallimentare di Genova – dove la società ha sede. I giudici avevano rifiutato la richiesta di amministrazione straordinaria presentata dai vertici del gruppo, accogliendo invece l’istanza di fallimento del procuratore aggiunto Francesco Pinto e del pm Patrizia Petruzziello. I debiti calcolati ammontano ad «oltre 325 milioni di euro».

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