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Viste le numerose chiamate arrivate nell’arco di una sola giornata al 112 data l’alta preoccupazione in Liguria per il Coronavirus, si sta cercando di implementare il servizio. “Non possiamo prendere centralinisti non esperti in questo tipo di emergenze“, ha chiarito l’assessore alla sanità Sonia Viale.

Dato che in una sola giornata sono arrivate oltre 4 mila chiamate, è necessario fare chiarezza su chi debba autodenunciarsi e chi no: “Abbiamo delle zone rosse ben definite sul territorio nazionale e sono la Lombardia nelle aree di focolaio e il Veneto nella zona limitrofa a Colle Vo’ Euganeo“, ha ricordato il professor Giancarlo Icardi, direttore della clinica di Igiene del Policlinico San Martino di Genova. “Tutto il resto non richiede nessun tipo di segnalazione: chi è andato a Milano o a Torino non deve chiamare il numero unico di emergenza“.

Al tempo stesso si ricorda l’importanza della “auto segnalazione è sia per la salute pubblica sia per lo stesso soggetto che così facendo avvia tutta l’assistenza necessaria in caso si presentassero in seguito alcuni sintomi

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