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Ventimiglia. Primo giorno di riapertura, ieri, in Francia, ma code come al solito, per i frontalieri che ogni mattina devono passare il confine e andare a lavorare. Sono infatti aumentate le persone che possono lavorare di nuovo in sede (anche se il Principato per esempio punta molto sul telelavoro) e sono aumentate anche le code. Ieri mattina al valico di frontiera di Ponte San Ludovico a Ventimiglia si attendeva oltre mezz’ora, con una lunga fila di vetture praticamente ferme. Complici anche i controlli particolarmente accurati da parte delle forze di polizia francesi, i frontalieri hanno dovuto aspettare parecchio prima di poter varcare il confine. Un problema connesso resta quello dei treni.

Non sono ancora stati ripristinati tutti i convogli da Ventimiglia a Nizza e chi prima andava al lavoro su rotaia ora deve continuare ad organizzarsi in auto. Spesso condividendo la vettura con i colleghi (i problemi di posteggio e costi connessi sono evidenti sia in Francia che nel Principato) e così continuano ad aumentare le file di frontalieri. Code anche all’uscita dell’autostrada di Monaco, con attese ieri intorno ai 40 minuti.

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