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Definito con le banche l’iter per agevolare prestito Mise entro giugno 2018.

Cairo Montenotte. Italiana Coke ha recentemente approvato i conti semestrali e, insieme con la relazione sulla gestione, li ha depositati in tribunale come previsto dal concordato di continuità. L’andamento economico di Italiana Coke al 31 dicembre 2017 evidenzia un margine operativo lordo (EBITDA) positivo per circa un milione di euro, in sostanziale miglioramento (nel semestre precedente il margine si attestata intorno ai 100 mila euro). Il conto economico continua a essere penalizzato dalla rilevante mole degli ammortamenti legati alle opere di ambientalizzazione realizzate e non ancora coperte dall’erogazione del prestito agevolato del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), e anche da una marginalità che, pur superiore al 30%, non è ancora sufficiente a causa della concorrenza delle imprese europee produttrici di coke in Polonia.

Paolo Cervetti, AD delle società del Gruppo Italiana Coke esprime moderata soddisfazione: «Stiamo andando nella direzione giusta, anche se non con la velocità che tutti desidereremmo. Dobbiamo arrivare entro tempi brevi a produrre ancora più cassa poiché dobbiamo – dopo i creditori privilegiati – pagare i debiti chirografari pregressi: siamo confidenti che con costanza e progressivi miglioramenti in ogni voce arriveremo al risultato.»

«Il mercato – prosegue Cervetti – mostra finalmente segnali di consolidamento della tenue ripresa osservata mesi orsono, e il cambio euro/dollaro è finalmente più favorevole. Contiamo nella collaborazione di tutte le parti coinvolte per assicurare finalmente l’erogazione della finanza MISE prevista a piano e potere così accelerare il processo di risanamento.»

Le società controllate Funivie e TAFS sono in sostanziale equilibrio, nonostante volumi non ancora ideali di merce trasportata, dovuti alla crisi di settore. Italiana Coke ha onorato puntualmente gli impegni correnti con fornitori e dipendenti, e il rischio di cambio dollaro/euro è stato sterilizzato attraverso strumenti innovativi. Grazie alla responsabilità dei dipendenti e delle organizzazioni sindacali è stato possibile erogare i premi di produttività pregressi e definire compiutamente tale pratica fino al 2019.

Da luglio a dicembre 2017 Italiana Coke ha operato con 82 sfornamenti medi al giorno e oggi ha finalmente impostato il livello produttivo previsto dal piano (assetto a 88 sfornamenti), per dare seguito alla crescente domanda di coke. I dati principali vedono un incremento delle vendite all’estero (soprattutto extra UE) che rappresentano oggi il 74 % del fatturato totale. Inoltre, il fatturato dei sottoprodotti fa registrare un incremento rispetto al precedente esercizio, così come l’energia elettrica, che beneficia di un prezzo migliore. I costi restano ancora al di sopra del previsto, anche per le mutate condizioni di mercato, ma proseguono le azioni di costante contenimento già intraprese.

Infine, la società è in procinto di definire due importanti partite: un contratto di lungo termine, per assicurare sbocco alla produzione che incrementerà ancora, e la chiusura di un contenzioso in Francia i cui esiti – non previsti dal piano – dovrebbero generare un valore di circa 2 milioni.

Nel secondo semestre del 2017 è, inoltre, proseguita l’attività finalizzata all’erogazione del prestito agevolato MISE, da tempo dovuto a Italiana Coke in virtù di investimenti ambientali già effettuati e debitamente rendicontati. La conclusione dell’iter per l’erogazione del prestito (16,5 milioni) e dell’ammontare a fondo perduto ad esso collegato (1,6 milioni) ha subito rallentamenti di varia natura. La ritardata erogazione ha procurato costi extra e richiesto il rinnovo della documentazione necessaria. D’intesa con le banche che partecipano al piano di continuità, l’azienda ha prodotto la documentazione e richiesto alle banche di continuità una maggiore flessibilità nei rimborsi previsti, per garantirsi maggiore agibilità finanziaria senza peraltro penalizzare i creditori/fornitori. Italiana Coke intanto prosegue tutte le azioni tese a garantire l’equilibrio gestionale e la produzione dei flussi di cassa necessari per la continuità aziendale.

c.s.

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