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Alassio. Sono soprattutto i bar e i ristoranti che da oggi rischiano le conseguenze di un Dpcm che definiscono «inaccettabile e senza senso». «La categoria in questi mesi ha messo in pratica tutte le dovute accortezze – sottolinea Carlomaria Balzola, presidente di Assoristobar Alassiosono stati baristi e ristoratori che hanno investito in sicurezza anche per la loro esposizione al pubblico che non gli consentiva di ignorare le regole. La chiusura alle 18 di bar e ristoranti equivale alla morte di queste attività. Non si può immaginare di fermare il contagio – sottolinea Balzola – fermando l’economia e il lavoro. È una strategia che mette in ginocchio tutta la Riviera che determinerà ulteriori chiusure di attività commerciali che mai si sono sollevate già durante la prima emergenza e sicuramente accrescerà i numeri della disoccupazione. Sarebbe corretto, invece, ribadire un appello alla responsabilità e al rispetto delle regole: utilizzo delle mascherine, mantenimento del distanziamento sociale e sanificazioni. Lo dicano che non vogliono più farci lavorare, fanno prima. Siamo tornati indietro alla primavera scorsa, ma almeno allora avevano avuto il coraggio di far chiudere tutto così invece si vogliono mettere ginocchio solo alcune attività economiche ed è per questo motivo che ci sentiamo presi in giro».

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