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Genova. Le imprese che hanno subito danni, diretti e indiretti, a seguito del crollo del ponte Morandi, possono accedere al Fondo di garanzia per i finanziamenti bancari con un plafond di 2 milioni di euro. Il Fondo, attivato da Regione Liguria con il supporto di Filse, la finanziaria ligure per lo sviluppo economico, potrà attivare finanziamenti alle imprese per 17,5 milioni di euro grazie alla partecipazione di 15 istituti bancari e al sistema dei Confidi che hanno aderito all’iniziativa regionale.

“È una misura – spiega l’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti – di sostegno immediata in attesa dei risarcimenti alle imprese. Sono quasi 2000 le imprese che hanno presentato domanda di attestazione danni alle Camere di Commercio attraverso il modello AE e oltre 300 le imprese che hanno partecipato agli incontri organizzati da Filse per spiegare le modalità di adesione al Fondo di garanzia, finalizzato a finanziare il circolante delle imprese in difficoltà che hanno necessità di liquidità immediata. Con questa misura, per la quale come assessorato abbiamo lavorato immediatamente dopo il crollo del Morandi, vogliamo dare un primo sollievo concreto alle imprese per aiutarle ad affrontare le spese in attesa di ricevere i risarcimenti dovuti”.

Potranno accedere al finanziamento le imprese che hanno presentato entro l’8 ottobre il modello AE di attestazione dei danni alle camere di commercio competenti. L’importo del finanziamento deve essere compreso tra 10 mila e 180 mila euro. L’ammissione al Fondo di Garanzia consente nell’attivazione di una garanzia diretta fino all’80% del finanziamento concesso da una banca convenzionata, oppure della concessione di una controgaranzia, in misura dell’80%, ad una garanzia rilasciata da un Confidi convenzionato per un finanziamento concesso da parte di un istituto di credito che ha aderito all’iniziativa regionale.

“Ringrazio gli istituti di credito che hanno raccolto il nostro invito – commenta l’assessore Benveduti – in queste ore stiamo lavorando con il governo e con il commissario alla ricostruzione Bucci alla conversione in legge del Decreto Genova. Stiamo chiedendo maggiori risorse per le aziende della zona rossa, l’accesso alla cassa integrazione per le piccolissime imprese che oggi sono chiuse da quasi due mesi e che si troverebbero costrette a licenziare i propri dipendenti. I margini di manovra ci sono perché Genova possa avere maggiori risorse rispetto a quelle già indicate nel testo licenziato dal governo. Con il grande lavoro di squadra che stiamo facendo, siamo certi che potremo dare risposte concrete alle imprese del territorio e supportarle nella delicata fase del rilancio dopo la tragedia del crollo del viadotto Morandi”.

La domanda dovrà essere inoltrata, utilizzando la piattaforma bandi online di Filse.it, da oggi al 30 settembre 2019.

Le banche che hanno aderito sono Banca Carige, Banca Nazionale del Lavoro, Intesa Sanpaolo, Unipol Banca, Banca Prossima, Banca Popolare Di Sondrio, Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo del Nord Est, Banca di Credito Cooperativo di Caraglio, del Cuneese e della Riviera dei Fiori, Banca di Credito Cooperativo di Cherasco, Banca di Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca de’ Baldi, Carispezia, MPS, Banca Passadore e Unicredit. I Confidi convenzionati sono Rete Fidi Liguria, Confart Liguria e CoarGe.

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