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Alassio. Cinquantasette anni di storia, oltre 300 canzoni e 6 mila concerti. Ancora oggi i «Nomadi» sono sulla strada, e ci sono stati anni in cui hanno fatto anche duecento concerti (quando si suonava anche due volte al giorno, per esempio). La band di Beppe Carletti non ha termini di paragone in Italia – all’estero sì: i Grateful Dead.

La band italiana, dopo la scomparsa di Augusto Daolio nel ’92 ha deciso di andare avanti mantenendo il nome e cambiando cantante: dal 2017 è Yuri Cilloni che ha militato nei Lato B, apprezzata cover band dei Nomadi fondata nel 1992. Martedì sera, a partire dalle 20, alla «Mezzaluna» di Alassio si ripercorrerà la storia dei «Nomadi», ma anche di Francesco Guccini, fra i più grandi e popolari cantautori italiani di sempre. «Entreremo nel grande juke box della storia della musica italiana – annuncia Gianni Gallo, il patron della Mezzaluna – Abbiamo deciso di unire buon cibo a ottima musica e il programma che proponiamo da anni ha ottenuto un buon successo di pubblico». La serata tributo è promossa da due musicisti molto apprezzati dal pubblico della Riviera: Roberto Frazzetto (voce e chitarra) e Pino Caratozzolo (voce e pianoforte).

Per una serata si potranno ascoltare le canzoni che sono entrate a far parte della storia della musica italiana da «Un giorno insieme» a «Canzone per un’amica», a quelle più celebri come «Autogrill», «Dio è morto», «Io vagabondo». Non da meno l’appuntamento in programma martedì 21 gennaio. Sempre la «Mezzaluna» proporrà una serata tributa ad un altro grande artista: Claudio Baglioni. Il concerto porta il titolo di «Questo piccolo grande amore». «Sarà una notte di note, di poesie in musica con un vero e proprio fuoriclasse della nostra musica», annuncia Gianni Gallo.

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