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Dopo la splendida “Anteprima” della stagione Teatrale del Casinò di Sanremo, martedì scorso 27 novembre nel Teatro dell’Opera con Veronica Pivetti, domani venerdì 7 dicembre sarà Alessandro Preziosi a dare il via, nel Teatro Ariston, alla stagione Teatrale del Casinò di Sanremo. La location nasce dalla collaborazione tra Comune, Casinò e Teatro Ariston. Alessandro Preziosi proporrà un intenso Van Gogh, in una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica, che lascerà lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.Per prenotazioni tel 0184 506060 biglietteria del Teatro Ariston.

Stagione Teatrale del Casinò di Sanremo
ALESSANDRO PREZIOSI “VINCENT VAN GOGH
L’odore assordante del bianco
di Stefano Massini-regia di Alessandro Maggi
domani 7 dicembre ore 21.00 Teatro Ariston

È il 1889 e l’unico desiderio di Vincent è uscire dalle austere mura del manicomio di Saint Paul. La sua prima speranza è riposta nell’inaspettata visita del fratello Theo che ha dovuto prendere quattro treni e persino un carretto per andarlo a trovare …Come può vivere un grande pittore in un luogo dove non c’è altro colore che il bianco? Attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento di Vincent Van Gogh in manicomio, interpretato da Alessandro Preziosi, lo spettacolo è una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica che lascia lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

Il testo vincitore del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005 per la “…scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva” (dalla motivazione della Giuria n.d.r.) firmato da Stefano Massini con la sua drammaturgia asciutta ma ricca di spunti poetici, offre considerevoli opportunità di riflessione sul rapporto tra le arti e sul ruolo dell’artista nella società contemporanea.

NOTE DI REGIA

Sospensione, labilità, confine. Sono questi i luoghi, accidentati e mobili, suggeriti dalla traiettoria, indotti dallo scavo. Soggetti interni di difficile identificazione, collocati nel complesso meccanismo dell’organicità della mente umana. Offerti e denudati dalla puntuale dinamicità e dalla concretezza del testo, aprono strade a potenziali orizzonti di ricerca. La scrittura di Massini, limpida, squisitamente intrinseca e tagliente, nella sua galoppante tensione narrativa, offre evidentemente la possibilità di questa indagine. Il serrato e tuttavia andante dialogo tra Van Gogh – internato nel manicomio di Saint Paul de Manson – e suo fratello Theo, propone non soltanto un oggettivo grandangolo sulla vicenda umana dell’artista, ma piuttosto ne rivela uno stadio sommerso.

Lo spettacolo è aperto contrappunto all’incalzante partita dialogica. Sottinteso. Latente.

Van Gogh, assoggettato e fortuitamente piegato dalla sua stessa dinamica cerebrale incarnata da Alessandro Preziosi, si lascia vivere già presente al suo disturbo. È nella stanza di un manicomio che ci appare. Nella devastante neutralità di un vuoto. E dunque, è nel dato di fatto che si rivela e si indaga la sua disperazione. Il suo ragionato tentativo di sfuggire all’immutabilità del tempo, all’assenza di colore alla quale è costretto, a quell’irrimediabile strepito perenne di cui è vittima cosciente, all’interno come all’esterno del granitico “castello bianco” e soprattutto al costante dubbio sull’esatta collocazione e consistenza della realtà.

La tangente che segue la messinscena resta dunque sospesa tra il senso del reale e il suo esatto opposto.

In una spaccatura in cui domina la sola logica della sinestesia, nella quale ogni senso è plausibilmente contenitore di sensi altri, modulandone infinite variabili, Van Gogh è significante e significato di sé stesso. Lo scarto emotivo che subisce e da cui è irrimediabilmente dipendente, rappresenta causa ed effetto della sua stessa creazione artistica, non più dissociata dalla singolarità della sua esistenza e lo obbliga a percorrere un sentiero isolato in cui il solo punto fermo resta la plausibilità di un’infinita serie di universi possibili nei quali ogni tangibilità può rappresentare il contrario di ciò che è.

Alessandro Maggi

Questi i prossimi appuntamenti della stagione teatrale:

Capodanno nel Teatro dell’Opera el Casinò di Sanremo il 30 e 31 dicembre, ore 21.15, con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia in “Non mi hai più detto ti amo”.

Barbara De Rossi e Francesco Branchetti con “Il diario di Adamo ed Eva” saranno nel Teatro dell’Opera il 4 gennaio 2019, ore 21.00, per festeggiare l’Epifania. Il 12 gennaio ore 21.00 si esibiranno Gabriella Pession e Lino Guanciale in “After Miss Julie” mentre la Prima Nazionale di Luca Barbareschi e Lunetta Savino con “Il penitente” chiuderà la rassegna il 18 gennaio 2019.

Biglietteria

Cassa del Teatro (ingresso da porta teatro): tel. 0184.595273

La vendita verrà effettuata sino a venerdì 18 gennaio 2019.:

  • regolarmente, nelle giornate di martedì e giovedì, dalle h 16.00 alle 19.00
  • tutti i giorni, dal 27 dicembre 2018 al 5 gennaio 2018, ( eccetto il 1 gennaio 2019) dalle h 16.00 alle 19.00
  • nei giorni degli spettacoli previsti in stagione, dalle h 16.00 alle 19.00 e dalle h 20.00 alle 21.00.

Prezzi dei biglietti

sabato 30 dicembre 2018 e Domenica 31 dicembre 2018
Platea 40 € (I settore) – 35 € (II settore)
Galleria 20 €
Agli spettatori verrà offerto un brindisi nella sala Biribissi

7 dicembre 2018 ore 21.00 Teatro Ariston
Platea : Poltronissima € 30,00+€ 3 di prevendita
Poltrona € 25,00+€3 di prevendita- seconda settore poltrona € 22,00+€ 3 di prevendita
Galleria: prima fila €25,00+€2 di prevendita; 1°settore €20,00+€2,00 di prevendita 2°settore €16,00 *€2 di prevendita.

Altri spettacoli della stagione nel teatro dell’Opera :
Platea 25 €
Platea ridotto* 20 €
Galleria 15 €
Studenti, galleria 10 €

c.s.

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