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La notte del 24 agosto una serie di segnalazioni giunte al 112 per “colpi di arma da fuoco uditi in strada” hanno fatto scattare l’allarme generale presso la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Albenga che ha disposto immediatamente di far convergere tutte le pattuglie disponibili per circondare l’area di Via Trieste. Dopo poco i Carabinieri hanno messo in sicurezza il perimetro vietando l’accesso nelle vie dell’intero quartiere. Subito è anche intervenuta una squadra del Nucleo Operativo per effettuare i rilievi tecnico-scientifici. Nel corso del sopralluogo balistico, si è accertata l’esplosione di più colpi di arma da fuoco: alcuni finiti nell’androne delle scale di un condominio, altri su una Smart parcheggiata antistante il portone del palazzo.

Le indagini sono partite dalla ricostruzione della scena del crimine attraverso un attento sopralluogo da parte del Nucleo Operativo. Poi sono state sentite le vittime. La donna ha rappresentato le sue paure sul fatto che potesse essere stato l’ex fidanzato che nei mesi scorsi l’aveva più volte minacciata. Ha quindi ricostruito la travagliata relazione finita poi tra insulti e minacce. Conferme in tal senso ci sono state anche dall’attuale compagno della donna, anch’egli minacciato.

Le telecamere esaminate hanno restituito immagini eloquenti nelle quali si vede un uomo a bordo di una fiat 500 bianca passare vicino la macchina della ragazza e sparare alcuni colpi con una pistola silenziata.

In poche ore è stata ricostruita la dinamica ma soprattutto il contesto ed il movente dell’insano gesto. Si è trattato del triste epilogo di una travagliata relazione sentimentale ormai finita ma non evidentemente accettata di buon grado da una delle parti. Lui, 33enne di Cisano sul Neva (SV), lei 31enne estetista del luogo. La loro altalenante storia è stata costellata da episodi di violenza e di vessazioni psicologiche da parte dell’ex fidanzato che, con alcuni precedenti alle spalle, non si era ancora del tutto rassegnato alla fine del loro amore rendendosi protagonista di una serie di atti persecutori il cui culmine è stato appunto raggiunto quando è maturata in lui l’idea di sparare dei colpi di arma da fuoco all’indirizzo della Smart di lei e verso il portone del condominio in cui le risiede con l’attuale compagno.

Al termine delle indagini coordinate dal P.M. Dott.ssa Buttuglione, il GIP ha emesso una misura cautelare in carcere. Poche ore dopo l’uomo, che nel frattempo era costantemente seguito, è stato arrestato per Stalking, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose in luogo pubblico

Questa mattina, interrogato dal GIP ha confessato di aver sparato sia sulla portiera della macchina della ex ragazza che nel portone del condominio.

c.s.

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