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Albenga. Prima l’assessore regionale Sonia Viale, ora il direttore generale dell’Asl 2 Eugenio Porfido. Sia il primo che il secondo hanno declinato l’invito di partecipare alla riunione dei capigruppo del consiglio comunale di Albenga. Riunione che aveva come oggetto il futuro di «Albenga Salute». Un centro medico sempre più in bilico che rischia addirittura di dover ridurre i servizi entro Natale se non riceverà aiuti economici concreti, magari dal Comune dopo i tagli decisi dall’Amministrazione regionale. Un polo che, nei numeri, è tutt’altro che inefficiente. Si rivolgono per ricevere assistenza 10 mila pazienti, garantendo 12 mila prelievi e 25 mila prenotazioni. Sia maggioranza che opposizione contestano le decisioni assunte dall’assessore Viale, «ma, ancora più grave – dice il sindaco Giorgio Cangiano – è il fatto che il direttore Porfido ha ignorato un invito del presidente del Consiglio comunale Vittorio Varalli. Avremmo gradito incontrare il direttore per capire nei dettagli le motivazioni che hanno spinto la Regione ad operare in quella direzione». La risposta di Porfido, finito sotto processo, non si è fatta attendere: «Non è nel mio stile aprire un contradditorio con una società di servizi in una riunione convocata in Comune. Il sindaco sa come e quando trovarmi. Il mio ufficio è sempre aperto e sono disponibile a trattare la materia purché si parli di sanità. No a confronti con le società private in Comune. E comunque è un anno che il processo di riorganizzazione va avanti, tornare indietro non è possibile».

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