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Alassio. Ben 170 etichette sono state presentate dai 69 produttori che hanno partecipato alla prima edizione di “Alassio in bolla”. I produttori di spumanti metodo classico si sono dati appuntamento nella città del Muretto per far conoscere e degustare agli operatori del settore e ai tanti appassionati le bottiglie dello loro cantine. Ad una sola settimana dalla mareggiata che così duramente ha colpito Alassio e l’intera Liguria, lo svolgersi di un evento di questa portata, è stato un segnale di come la città sappia reagire e rialzarsi immediatamente, guardando al futuro.

“Abbiamo avuto una partecipazione straordinaria, segno che i produttori, il territorio e le istituzioni hanno creduto in noi e hanno voluto essere al nostro fianco in questa avventura”, racconta Barbara Porzio, responsabile della segreteria organizzativa di Alassio in Bolla. “La vicinanza di tutta la città, a partire dal Comune di Alassio, al Diana Grand Hotel, fino ad arrivare all’Istituto Alberghiero Giancardi – Galilei – Aicardi e ai suoi ragazzi, che per tutta la giornata hanno prestato un servizio impeccabile, è la dimostrazione di come il miglior modo per reagire alle avversità sia fare rete, cooperare”. Unanime è stato l’apprezzamento per la determinazione e l’organizzazione impeccabile rivolto al Consorzio Macramé – Dire Fare Mangiare e al pool di ristoratori alassini – Il Gabbiano, Caffè Roma, La Prua, Viola, Scola, Lamberti e lo Chef Viglietti, da qualche tempo trasferitosi a Roma – che lo compongono, e che hanno creduto fermamente in Alassio in Bolla: un evento che, come Un Mare di Champagne, porta Alassio nel mondo e il mondo ad Alassio attraverso la classe, l’eccellenza e i sapori.

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