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Alassio. Rocco Invernizzi, nel corso del Consiglio Comunale svoltosi lo scorso giovedì 29 novembre, aveva presentato al sindaco Marco Melgrati le dimissioni dalla carica di Assessore, con tutte le sue deleghe Ambiente, Lavori Pubblici, Informatica e Servizi cimiteriali.

L’Assessore Invernizzi – aveva dichiarato il Sindaco Melgrati durante il Consiglio Comunale – ha compiuto un gesto consapevole, non dovuto, nel segno dell’opportunità e del rispetto delle istituzioni, per poter meglio chiarire la sua posizione e difendersi con serenità senza creare intralcio alcuno all’amministrazione.”

Le ragioni di tale presa di posizione sono dovute al coinvolgimento di Rocco Invernizzi in un’inchiesta della Procura di Savona relativa alla gestione della raccolta rifiuti di Alassio. Secondo quanto riportato dagli inquirenti, Pier Paolo Pizzimbone avrebbe manipolato le politiche del Comune, e dato che Invernizzi è suo sottoposto politico sia nel partito Fratelli d’Italia che nel movimento Politica per Passione, le autorità competenti ne hanno valutato il coinvolgimento. Melgrati aveva deciso inizialmente di non riassegnare le deleghe, in attesa che la posizione di Invernizzi venisse chiarita dalla Procura di Savona. Di fronte agli sviluppi dell’inchiesta e in seguito all’arresto di Pizzimbone, è stato necessario sostituire l’Assessore dell’Ambiente.

Nella giornata del 14 dicembre è stata firmata l’ordinanza sindacale per la nomina del nuovo Assessore all’Ambiente e alle Politiche Sociali. Da questa mattina Giacomo Battaglia ha sostituito ufficialmente Rocco Invernizzi. Il Sindaco Marco Melgrati ha ripristinato l’assetto della giunta comunale, in accordo con l’intera maggioranza, assegnando a Battaglia le deleghe Ambiente e Informatica, poiché già deteneva, in quanto consigliere delegato, le deleghe alle Politiche Sociali.

Il 15 dicembre è stato scarcerato l’ex imprenditore di San Bartolomeo al Mare, Mario La Porta, consulente di Pier Paolo Pizzimbone, arrestato con l’accusa di concorso in estorsione aggravata. Nella mattinana, il giudice per le indagini preliminari Alessia Ceccardi, aveva fissato l’interrogatorio di garanzia per entrambi, Mario la Porta ha deciso di rispondere alle domande, mentre Pizzimbone ha fatto scena muta.

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