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Alassio 4 Aprile 2018

Egregio Sig.Sindaco Enzo Canepa, mi trovo costretto a chiarire il mio intervento di ieri alla Giornata della Trasparenza indetta dal Comune di Alassio perché lei con arroganza, confusione, falsità e poca trasparenza vuol sminuire e nascondere la realtà dei fatti rifiutando ogni tentativo di dialogo e soluzione.
Reputo che i cittadini debbano sapere qual è il vostro modo di calpestare persone, verità e leggi, anche nei confronti di un cittadino che vi ha votato e aiutato in campagna elettorale.

Lei vuol esser cieco e sordo a mie sacrosante richieste, solleciti e consigli, avendo poi anche il coraggio di tentare di screditarmi o diffamarmi e riempirsi la bocca della parola
“trasparenza” di cui lei e la sua amministrazione fanno uso solo a parole.

Voglio ricordarle che nel 2016 il TAR si è espresso contro di voi a favore dell’Alimar che non riusciva ad ottenere pubblici documenti dal vostro ufficio Demanio e poi a fine 2016 il TAR ha nuovamente condannato il Comune di Alassio per una vertenza su Sport Turismo, accogliendo il ricorso presentato dal sottoscritto Andrea Rapa e dalla società Essereacqua srl contro la reiterata resistenza della Sua amministrazione alla consegna di pubblici documenti

L’anno scorso abbiamo risolto una situazione complessa nel settore Sport Turismo, perché c’era la volontà e la necessità di farlo per evitare problemi più grandi che forse avrebbero potuto portare i documenti da me richiesti e da voi negati. Anche se non ho ricevuto tutti i documenti che in origine chiedevo il fine di portarvi ad un tavolo risolutore era stato raggiunto, ma voi risolto un aspetto e ottenuto il silenzio del sottoscritto vi siete accontentati. Senza considerare le vostre promesse, nessuno di voi si é poi preso realmente l’interesse di risolvere tutti i miei problemi compresa la necessità di poter lavorare a modo nel porto di Alassio, dopo aver perso stagioni per colpa vostra.
A Voi andava bene così pensando che il problema fosse passato.
Chissà quanti altri hanno subito la vostra pochezza, se con me che già vi avevo dimostrato di saper andare fino in fondo vi state comportando ancora nello stesso modo.

Come già detto, il Tar ha già condannato più volte l’operato del Comune di Alassio in situazioni simili, ma senza far tesoro di quanto accaduto e infischiandovene delle leggi, mi costringete ancora ad un altro ricorso al TAR e a denunciarvi per ottenere copia dei pubblici documenti richiesti da anni, inerenti varie situazioni riguardanti Andrea Rapa / Essereacqua srl e Sindaco / Ufficio Demanio del Comune di Alassio. Documenti pubblici che ci riguardano, utili per difenderci da ingiusti verbali fatti solo a noi e soprattutto atti a trovare una soluzione per una struttura dove poter operare in porto da questa stagione come chiedo da anni, oltre che per non aver più problemi per autorizzazioni di posti barca da lavoro o licenze e per verificare l’operato di nostri colleghi che cercano sempre di avvantaggiarsi o danneggiarci. Questi documenti forse potranno anche dimostrare mancanze da parte dell’Ufficio Demanio del Comune di Alassio, dove un solo impiegato incolpevole non riesce a seguire opportunamente tutto il lavoro, dove un Dirigente partime si occupa del settore e dove lei caro Canepa è doppiamente responsabile, per la delega al Demanio che ha conservato per se e come Sindaco.

Nelson Mandela una volta disse “o vinco o imparo” ma da quanto accaduto in precedenza non sembra che Voi abbiate imparato o vogliate imparare qualcosa.

E’ impensabile che lei e la sua amministrazione oggi ancora ignoriate la normativa in materia di accesso ai documenti, norma che oltretutto coincideva col suo programma elettorale dove garantiva in merito la massima trasparenza amministrativa a favore dei cittadini.

E’ ingiustificabile che a lei e alla sua amministrazione, dei diritti dei cittadini che rappresenta non importi sostanzialmente nulla, li ignorate, consapevoli che potete controllare molte persone che hanno bisogno o paura di voi, confidando che i tempi lunghi e il dover sborsare risorse economiche personali possano far desistere i più dal rivolgersi al TAR per vedere rispettato lo stato di diritto.

E’ ingiustificabile il ripetersi di quanto già accaduto e che siate ulteriormente recidivi nel fornire pubblici documenti allo stesso cittadino che ha già ha avuto un contenzioso con voi risolto da vostra condanna del TAR per documenti che non volete concedere.
E’ assurdo che io stia presentando ennesimo ricorso al TAR contro di voi, per ottenere gli ennesimi documenti che chiedo da anni e di cui volete privarmi, mentre voi parlate candidamente di trasparenza amministrativa senza rispettarla recidivamente.

Gravissimo sarebbe ancora se lei e/o i dipendenti dell’Ente preposti al rispetto delle garanzie di trasparenza amministrativa, a favore dei Cittadini che pagano il vostro stipendio, creaste ostacoli burocratici per motivi che non voglio neanche esporre visto l’imbarazzo che mi crea solo pensarli.

In merito a quanto espresso da lei, durante la Giornata della Trasparenza e oggi a mezzo stampa, devo almeno sottolineare che durante un incontro pubblico sulla trasparenza sono stato costretto ad intervenire in un clima a me ostile per chiedere ancora una soluzione che non arriva,
ho posto sul tavolo davanti a lei copia di alcuni documenti per ricordarle gli aspetti d’insieme della situazione e dopo alcuni scambi di parole con lei mi sono allontanato volontariamente e non sono stato portato via dalle forze dell’ordine, sebbene qualcuno avrebbe preferito farmi parlare meno.
Non amo comparire e tantomeno ho bisogno di 5 minuti di notorietà come lei va dicendo, non mi diverte fare quello che faccio ma a volte è necessario. Lei stesso ieri ha detto che è necessario che vi siano paladini della trasparenza perché tutti vadano nella giusta direzione, ma si è subito smentito dimostrando che il discorso vale solo a parole e quando non è contro di lei. Non sono un disturbatore telecomandato in cerca di visibilità come lei sostiene, forse lei è abituato a vivere in un mondo di persone telecomandate e schiave di un sistema che è espressione di una società malata che ha fallito. Io non appartengo a nessuno, non sono uno dei vostri schiavi, solamente rivendico per me e per chi non ha le mie capacità, possibilità, coraggio, un sistema migliore dove persone come lei hanno il dovere istituzionale di garantire miglioramenti, meno problemi o aiuto ai cittadini, e non il contrario. Lei sostiene che è falso quello che dico perché sono stato ricevuto da funzionari del Comune e mi ostino a chiedere senza motivo più volte la medesima documentazione al demanio, ma o è bugiardo o non sa di cosa parliamo o entrambe le cose. Sicuramente così dicendo si è andato a cercare una mia replica alla quale come vede non mi sottraggo certamente, visto che documenti alla mano sono certificate le mie ragioni e le sue mancanze. Le ho proposto di convocarmi quest’oggi in ufficio e che avrei fatto pubblica ammenda se avesse risolto la situazione in una settimana, ma lei ovviamente ha rifiutato negandomi l’incontro e sottolineando la mancanza di volontà di risolvere le mie problematiche. Dice che mi sono state sequestrate le attrezzature, dimostrando che mi confonde con qualcun altro e quindi non sa neppure qual è la mia situazione, oppure come ennesimo tentativo di diffamarmi come quando ha detto che per striscioni di protesta contro la sua amministrazione e affissi davanti al Comune ero stato denunciato mentre in realtà sono stato solamente multato. A volerla dire tutta poi l’unica denuncia fatta e di cui aspettiamo ancora l’esito, è stata la mia negli anni scorsi in cui citavo lei alla Procura per diffamazione e per abuso d’ufficio vista la mancanza di collaborazione e l’assenza di trasparenza amministrativa nel voler fornire pubblici documenti.

Sono disponibile a collaborare e in attesa di una vostra urgente soluzione delle mie problematiche, evitando di conseguenza altre problematiche all’Ente e ai Cittadini,
ma come vede non mi tiro indietro dal condurla ad un’altra battaglia persa.

Andrea Rapa

C.S.

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