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Albenga. Sabato 4 maggio alle 17,30, al Museo dell’Olio Sommariva, nel centro storico di Albenga, verrà presentata la guida “I ristoranti della Tavolozza 2019” con il curatore Claudio Porchia. La presentazione, a cui sono invitati i ristoratori presenti in guida, vedrà la partecipazione di Agostino Sommariva, oliandolo e “padrone di casa”, Claudio Porchia, curatore della guida e Stefano Pezzini, collaboratore della guida. La presentazione è aperta a tutti.

La Guida dei “Ristoranti della Tavolozza” taglia così il traguardo della quinta edizione e si presenta con un numero ancora maggiore di ristoranti confermando la scelta dei testi in tre lingue, che ha registrato un grande successo fra i turisti stranieri. Uno strumento importante per quanti, non solo italiani, vogliono scoprire una cucina regionale autentica, dove la tradizione è la protagonista.

Una pubblicazione Indispensabile per scoprire locali accoglienti, dove è possibile mangiare bene, ma anche per conoscere un territorio, la sua cultura, la sua tradizione e i suoi personaggi. Locali, che utilizzano prodotti tutelati e garantiti, insieme ad un’accoglienza certificata dall’adozione del Decalogo della Tavolozza, che garantisce al cliente un’ospitalità da ricordare e da raccontare. Come tradizione nella guida non si trovano voti o punteggi perché si vuole offrire ai lettori un orientamento nell’infinità delle proposte gastronomiche e suggerire un itinerario originale per la scoperta di gusti e sapori. Per ogni locale sono indicate le informazioni classiche, sui giorni di chiusura, numeri di telefono, prezzi medi dei menù e siti internet e, quando possibile, il nome dei proprietari e dei collaboratori, di cucina e di sala, i veri attori protagonisti, che animano e rendono vivo e accogliente un locale. Sono stati confermati i simboli della presenza di menù vegetariani, di spazi dedicati ai bambini, e quelli che dedicano particolare attenzione alle famiglie, il WiFi, quando presente.

Anche questa nuova edizione è il frutto del lavoro di una decina di collaboratori, fra giornalisti, cuochi nel tempo libero e addetti ai lavori, tutti volontari che hanno creduto nel progetto e la cui preziosa collaborazione è stata fondamentale.

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