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Ad Albenga è in atto una guerra tra WWF e Comune sull’abbattimento di una decina di pini che abbellivano via Gramsci. I primi chiedono all’Amministrazione comunale di provvedere prontamente alla loro sostituzione, piantando giovani alberi di pari grandezza per non impoverire il patrimonio arboreo comunale.

Il Comune risponde che è stato deciso, in accordo con i residenti, di piantumare gli aranci: «Sono sempreverdi e non dovrebbero arrecare problemi».

Il WWF, per voce di Stefano Gatti, delegato alla tutela del patrimonio arboreo, non accetta giustificazioni e sostiene che «gli abbattimenti di alberi rappresentano sempre un evento che genera un “impoverimento ambientale”, per la perdita di ossigeno, ombra, refrigerio, bellezza e biodiversità, causata proprio dalla distruzione degli alberi».

«Un depauperamento che – dice Gatti – tende a diventare “permanente”, nei casi in cui non viene ripiantato nulla, o se non vengono ripiantati giovani alberi della stessa specie di quelli abbattuti o comunque di specie simili». Gli alberi di via Gramsci, invece, sono stati eliminati e sostituiti con aranci. Per il Comune non erano sicuri: la presenza delle radici superficiali potevano creare pericoli per pedoni e automobilisti. La conferma arriva dal vice sindaco Riccardo Tomatis: «Era in atto una situazione che stava arrecando diverse problematiche al manto stradale. Inoltre, data la presenza del rio, non è stato possibile realizzare un intervento simile a quello di via Einaudi: le radici erano tutte da un lato e gli alberi sarebbero stati sbilanciati. Per lo stesso motivo non sono stati piantati alberi di grandi dimensioni, ma abbiamo gli aranci, alberi giovani in modo da favorirne l’attecchimento».

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