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Alassio. Stabilimenti alle prese con la questione «distanziamento sociale» che riguarda ombrelloni e lettini.

Ad Alassio, con la spiaggia stretta e lunga, sarà un bel problema. Lo sanno bene i gestori degli stabilimenti balneari che da pochi giorni hanno iniziato ad allestire cabine e docce e seriamente preoccupati per una stagione che non si preannuncia positiva. «Il governo chiede il distanziamento sociale, ma non è un provvedimento di facile soluzione – spiega Emanuele Schivo, presidente dei Bagni Marini di Alassio Sistemare un ombrellone ogni 10 metri è una follia soprattutto lungo un litorale come quello alassino. Tra l’altro dobbiamo ancora iniziare l’operazione di ripascimento, ma in questa situazione di incertezza non è facile».

Spazi ridotti uguale meno gente, uguale meno incassi. Una stagione alle porte con grandi incognite e con spese da affrontare per poi far quadrare i bilanci. Alcuni gestori hanno pensato di rinunciare ai collaboratori stagionali proprio per evitare di accollarsi altri costi. Si cerca insomma di contenere al massimo le spese nella speranza di poter lavorare almeno nei mesi di luglio e agosto. Ma le assunzioni, questo è certo, saranno ridotte o addirittura escluse.

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