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Vado Ligure. Se ne parlava già una ventina di anni fa quando sindaco di Vado era il compianto Roberto Peluffo, poi per una serie di problematiche, anche di carattere archeologico, nell’area durante gli scavi sono stati trovati i resti di un opificio romano ed un pozzo, i tempi si sono protratti nel tempo. Ora però i 23 alloggi in regime di Social Housing a canone moderato costruiti all’interno di aree rilevate dall’asilo Queirolo, sono quasi pronti. In primavera saranno inaugurati e l’inaugurazione sarà preceduta da un Open Day per mostrare gli esiti di una costruzione assai raffinata e all’avanguardia. Il costo stimato all’inizio dell’operazione era pari a 3,1 milioni, ma si chiuderà con costi lievitati nel tempo e con particolari tecnologie utilizzate, come le strutture in legno XLam della ditta Gandelli, un cappotto esterno pari a 22 centimetri in lana di roccia e soluzioni antisismiche. Alla fine il costo è stato di 4 milioni di euro. Di questa somma 1.026.000 euro sono stati erogata dallo Stato. A realizzare l’intervento in origine era la fondazione Marino Bagnasco. In un secondo tempo però si è unita anche la Fondazione Agostino De Mari – Cassa di Risparmio di Savona. Cinque i piani fuori terra con superficie coperta di circa 500 metri quadrati. La superficie utile degli alloggi supera i 1.360 metri quadrati. a breve, saranno anche indetti i bandi per offrire queste abitazioni a una fascia di meno abbienti.

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