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Cairo, giro di vite per i conferimenti all’isola ecologica: troppe situazioni irregolari o anomale. Specchio, si teme, anche di lavori “in nero”. E dalla prossima settimana in azione le fototrappole nelle zone periferiche. La lotta ai furbetti si amplia. Da un punto di vista amministrativo il Comune è impegnato a recuperare i crediti: 750 mila euro di Tari non versati in tre anni, con 60 mila euro di mancati pagamenti per il 2016, anno già passato al vaglio; 328 mila euro per il 2017 per il quale sono partiti ora gli accertamenti; e 366 mila euro per il 2018.

Così come si rafforza la lotta agli abbandoni: sono finalmente arrivate cinque fototrappole, che saranno piazzate a controllare le aree più utilizzate per questo fenomeno.

Ma un altro problema si è palesato per l’isola ecologica. Conferma il vice sindaco Roberto Speranza: «Da un confronto con la FG Riciclaggi che gestisce il servizio, sono emerse varie anomalie. Si va dall’eternit nascosto dentro un freezer, ad una persona che ha smaltito 100 litri di olio vegetale, volendo far credere che fosse ad uso domestico personale, mentre il sospetto è che agisca per un ristorante, facendolo pagare alla collettività, visto che il conferimento per i normali cittadini è gratuito, quello che, invece, sarebbe di sua competenza».

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