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Il sisma ha colpito il centro della Papua Nuova Guinea lunedì mattina, ed altre due potenti scosse sono susseguite nei giorni successivi.

Sono almeno 20 le persone morte nel terremoto di magnitudo 7.5 che ha colpito la Papua Nuova Guinea lunedì, distruggendo edifici e interrompendo strade.

Jim Andrews, capo delle operazioni di soccorso, ha fatto sapere che le autorità stavano lavorando per ripristinare i servici nelle province più colpite di Hela, Enga e le Southern Highlands. Ha anche aggiunto che ci sono stati seri danni nelle tre province, e che la polizia sarebbe intervenuta per dare assistenza.

Il sisma ha colpito il centro della Papua Nuova Guinea lunedì mattina, stando alle informazioni ottenute da INGV, alle ore 02:44 (18:44 ora italiana) ad una profondità di 20 chilometri. A questa si sono poi susseguite ulteriori due scosse sismiche di magnitudo 6.3 (martedì) e 6.2 (mercoledì), entrambe ad una profondità di circa 10 chilometri.

Immediatamente dopo il disastro iniziale, il primo ministro della Papua Nuova Guinea, Peter O’Neill, ha detto che le squadre per la gestione del disastro sono state inviate nelle aree vicine al terremoto. «Ci sono comunità che hanno sofferto questo disastro naturale, e stiamo inviando i nostri soldati oltre ad altre agenzie governative a supporto della nostra gente» ha fatto sapere in un messaggio sul suo account Facebook ufficiale. «Sappiamo che ci sono stati crolli di case ed interruzioni di strade a causa di frane, che hanno interrotto i servizi», ha anche aggiunto.

La Croce Rossa in Papua Nuova Guinea ha fatto sapere che stanno avendo problemi a raggiungere i volontari vicini alle aree danneggiate, a causa di danni alla rete di telefonia mobile.

Julie Bishop, Ministro degli esteri australiano, ha fatto sapere che sono stati registrati feriti ed decessi nelle vicinanze della Papua Nuova Guinea. «Ci aspettiamo che l’entità dei danni divenga più chiara nei prossimi giorni», ha detto. Ha poi aggiunto che «alla richiesta del governo di Papua Nuova Guinea, l’Australia invierà un RAAF C-130 per condurre la sorveglianza aerea e fornire supporto logistico alle forze di difesa della Papua Nuova Guinea.»

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