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Per lungo tempo professore al MIT, sviluppò i primi sistemi operativi a “tempo condiviso”. Riconosciuto come il creatore della prima password al mondo per computer.

Fernando “Corby” Corbató, professore emerito al MIT, il cui lavoro sui sistemi time-sharing (a tempo condiviso) gettò le basi fondamentali nella democratizzazione dell’uso dei computer, è morto venerdì 12 luglio all’età di 93 anni nella sua casa a Newburyport in Massachussets.

Decenni prima dell’esistenza di concetti come cyber-sicurezza e cloud, Corbató fu a capo dello sviluppo di uno dei primi sistemi operativi al mondo. Il suo “Compatible Time-Sharing System” (CTSS) permise a più persone di utilizzare contemporaneamente lo stesso computer, migliorando enormemente la velocità alla quale i programmatori potevano lavorare, oltre ad essere da tutti riconoscito come il primo sistema per computer al mondo ad utilizzare password.

Dopo il CTSS, Corbató sviluppò un altro progetto time-sharing chiamato Multics, il quale ispirò direttamente sistemi operativi come Linux, e gettò le fondamenta per molti aspetti della moderna informatica. Multics divenne molto presto un fertile terreno di apprendimento per un’emergente generazione di programmatori che includeva il creatore del linguaggio di programmazione C Dennis Ritchie, lo sviluppatore di Unix Ken Thompson, e gli inventori del foglio elettronici di calcolo Dan Bricklin e Bob Frankston.

Prima dell’avvento del time-sharing, l’utilizzo del computer era noioso e richiedeva un’approfondita conoscenza. Gli utenti dovevano creare programmi su schede perforate che poi andavano consegnate ad un operatore il quale le inseriva per essere eseguite una alla volta, in un processo che poteva richiedere anche diverse ore. Piccoli errori avrebbero richiesto la ripetizione di tutta la procedura, anche più di una volta.

Con il CTSS, la cui prima dimostrazione avvenne nel 1961, le risposte potevano essere ottenute in pochi secondi, stravolgendo per sempre il modello di sviluppo dei programmi, Decenni prima della rivoluzione portata dai PC, Corbató assieme ai suoi colleghi permise la comunicazione tra utenti grazie alle prime versioni di email, messaggistica istantanea ed elaborazione di testi.

«Corby è stato uno dei più importanti ricercatori che permise di rendere l’informatica disponibile a molte persone per molti scopi – ha commentato Tom Van Vleck, collega di lunga data di Corbató – Egli non solo notò come questi concetti potevano rendere le cose più efficienti, ma fondamentalmente cambiò il modo in cui la gente poteva usare le informazioni.»

Oltre ad aver reso l’informatica più efficiente, il CTSS contribuì involontariamente anche all’affermazione del concetto stesso di privacy digitale. Con la necessità degli utenti di mantenere i propri file privati, il CTSS introdusse l’idea di far creare alla gente account individuali protetti da password personali. Inoltre, la visione di Corbató nel dare a più persone accesso a computer ad alte prestazioni anticipò di molto l’odierno paradigma del cloud computing dove giganti come Amazon e Microsoft affittano server condivisi a compagnie in tutto il mondo.

«Altre persone proposero l’idea del time-sharing prima di allora – commenta Jerry Saltzer, collaboratore di Corbató al progetto CTSS quando iniziò come suo assistente –, ma ciò che fece la differenza fu la sua visione e perseveranza nel farlo

CTSS fu anche la scintilla che convinse il MIT ad avviare il “Project MAC”, precursore del Laboratory for Computer Science (LCS), il quale poi si fuse con l’Artificial Intelligence Lab per diventare il più grande laboratorio di ricerca del MIT, il Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) che ad oggi da lavoro a più di 600 ricercatori.

«Non è esagerato dire che il lavoro di Corby sul time-sharing ha fondamentalmente trasformato i computer in ciò che conosciamo oggi – ha detto Daniela Rus, direttore del CSAIL -. Dai PC agli smartphone, la rivoluzione digitale può sicuramente trovare le sue radici nel lavoro che egli portò avanti al MIT 60 anni fa

Nel 1990, per onorare i risultati del suo lavoro, Corbató venne insignito con il Association of Computing Machinery’s Turing Award, spesso descritto come il “Premio Nobel per l’informatica”.

Corbató fu un membro attivo della comunità del MIT, servendo come capo dipartimento associato per informatica e ingegneria dal 1974 al 1978 e dal 1983 al 1993. È stato membro dell’Accademia Nazionale di Ingegneria, e compagno dell’Istituto degli Ingegneri Elettrici ed Elettronici e dell’Associazione Americana per il Progresso della Scienza.

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