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Tra il numero crescente di casi di Coronavirus in Europa e nel mondo, gli italiani sono fortemente scoraggiati dall’intraprendere qualsiasi viaggio non essenziale negli altri Stati membri dell’UE e non.

In un avviso pubblicato lunedì, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale consiglia a tutti gli italiani di astenersi dall’intraprendere viaggi che non siano assolutamente necessari.

«Considerato l’aggravarsi della situazione epidemiologica in Europa, la Farnesina raccomanda a tutti i connazionali di evitare viaggi all’estero se non per ragioni strettamente necessarie», si legge nel comunicato.

Il Ministero sottolinea inoltre che, dato l’elevato numero di contagi in molti paesi europei, non si possono escludere future ulteriori restrizioni ai viaggi, che rischierebbero di complicare un eventuale rientro in Italia.

Attualmente l’Italia ha in essere uno stato di emergenza che copre tutto il suo territorio nazionale, fino al 31 gennaio del prossimo anno, prorogabile se necessario. La situazione di emergenza è stata prorogata il 7 ottobre dal Consiglio dei Ministri italiano, a causa dei rischi per la salute che derivano dalla pandemia di Coronavirus in corso.

Considerando che i viaggi da e verso l’Italia sono regolati con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), adottato il 13 ottobre, ed efficace dalla stessa data fino al 24 novembre, secondo lo stesso, solo i residenti di San Marino e Città del Vaticano possono entrare nel territorio italiano senza alcuna restrizione.

Per quanto riguarda gli arrivi dai Paesi UE, tutti coloro che arrivano dal resto degli stati membri dell’Area Schengen, Andorra e Monaco possono entrare senza necessità di autoisolamento ma dovranno compilare un’autodichiarazione all’ingresso.

Inoltre, chi proviene da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, deve effettuare un test al massimo 72 ore prima dell’arrivo in Italia, ovvero entro 48 ore dal raggiungimento del territorio italiano.

Questi ultimi devono altresì comunicare il proprio ingresso nel territorio italiano al Servizio Prevenzione dell’Azienda Sanitaria competente.

Come per i residenti nel resto del mondo, solo coloro che risiedono legalmente e arrivano in Italia dai seguenti paesi possono entrare per scopi non essenziali, incluso il turismo:

  • Australia
  • Canada
  • Georgia
  • Giappone
  • Nuova Zelanda
  • Romania
  • Ruanda
  • Repubblica di Corea
  • Tailandia
  • Tunisia
  • Uruguay

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