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Catania. A partire dal 24 dicembre è cominciato uno sciame sismico nella parte sommitale dell’Etna e nella parte sud della Valle del Bove. Si tratta di circa 1100 eventi sismici, la maggior parte a magnitudo ridotta, dovuti alla ripresa attività del vulcano.

L’Etna – ha dichiarato il professore di vulcanologia all’Università di Pisa Mauro Rosiè caratterizzato da uno spostamento verso il mare del lato orientale che è la causa della rottura della faglia e quindi del terremoto. Fintanto che sono in corso questi movimenti non siamo fuori dalla possibilità che si verifichino ulteriori scosse di terremoto. Si tratta di una eventualità che al momento non può essere esclusa”.

In queste ultime ore sono diminuite le esplosioni di lava, anche se l’eruzione rimane intensa, il livello di attenzione è sceso da “rosso” ad “arancione”. Secondo i vulcanologi, l’Etna non si è ancora stabilizzato in seguito all’eruzione laterale, la prima dopo quasi 11 anni. Dalla frattura lunga due chilometri che si è aperta sotto il Nuovo cratere di Sud Est, fuoriesce una colata lavica che si dirige verso la desertica Valle del Bove, sul versante orientale del vulcano.

Nella notte del 25 dicembre alle ore 3.19 una scossa di magnitudo 4.8, secondo quanto riportato dall’Ansa la più forte da quando il vulcano ha ripreso la sua attività eruttiva tre giorni fa, si è abbattuta sul territorio ad una profondità di solo un chilometro. Il terremoto è stato molto superficiale quindi particolarmente sentito dalla popolazione. La zona dove i tremori sono stati maggiormente avvertiti è quella di Zafferana Etnea, dalla mezzanotte sono state registrate altre 5 scosse, di cui due con epicentro Regalna (Catania).

A Catania i crolli hanno interessato 15 abitazioni private e alcune chiese, tra cui la Maria Santissima del Carmelo di Pennisi, nella frazione di Acireale, la Chiesa Madre di Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina.

Sono 600 gli sfollati, che sono stati ospitati in strutture turistiche grazie ad una convenzione stipulata tra la Regione Sicilia e Federalberghi. Altri, nonostante le abitazioni non siano state dichiarati inagibili, hanno preferito passare la notte all’interno di palazzetti dello sport. Sono 28 le persone rimaste ferite, 10 soccorse da ambulanze e 18 si sono recate negli ospedali. Il capo della Protezione Civile Angelo Borelli ha convocato il Comitato operativo e ha fatto un sopralluogo della zona interessata dal sisma.

Il vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato su Facebook che domani sarà nel catanese per incontrare i cittadini e le autorità locali, mentre Matteo Salvini ha ringraziato con un tweet “gli oltre 100 pompieri che stanno lavorando da stanotte”.

Anche lo Stromboli ha ripreso la sua attività, con qualche lancio di lapilli. La Protezione Civile ha dichiarato l’allerta “gialla” e la conseguente attivazione della fase operativa di attenzione per l’isola di Stromboli.

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