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L’episodio è avvenuto prima del match.

Sembrava che tutto si fosse risolto, dopo alcuni minuti di tensione che hanno richiesto anche l’intervento dei Carabinieri. Invece ieri sera intorno alle 20 il Genoa Calcio ha emesso un comunicato nella quale si ricordava che il loro allenatore, Belvedere (ex Cairese), era stato colpito prima di entrare negli spogliatoi del Riva, da un tesserato ingauno, pare per un episodio che risaliva a parecchi anni fa. Lo stesso giocatore, per punizione, è stato portato in tribuna dal presidente Tomatis. Poi la parola è passata al campo con l’Albenga che si è imposta 2-1 nella sfida di Eccellenza in una partita maschia e combattuta.

Alla sera il comunicato del Genoa Calcio al quale ha fatto seguito una dichiarazione del presidente Mario Vacca: «L’aggressione al nostro allenatore – afferma – non ci ha concesso di giocare una partita normale. Ci valuteremo di ricorrere alle sedi opportune>. Il presidente albenganese Tomatis ha replicato ricordando, giustamente, che la partita è stata giocata regolarmente senza alcun condizionamento e che il giocatore, autore della bravata, era stato allontanato e portato in panchina.

Per quanto il Genoa Calcio possa protestare non è pensabile che vi siano ipotesi perché il verdetto del campo possa essere modificato anche ricordando, aspetto non secondario, che l’episodio incriminato esulava dal contesto del match e dunque nessuna sanzione è possibile nei confronti dei bianconeri.

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