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È stata una cena con un menù elaborato rivalutando antiche ricette medievali, quelle che i pellegrini dell’epoca consumavano nelle locande, nei conventi e nelle case dove facevano sosta tra una tappa e l’altra.

«Vado a Roma a piedi. Ma tu sei matto! E se piove?: Da Siena a Roma, lungo la Via Francigena». Non è solo un libro da leggere e apprezzare. È qualcosa di più. È la continuazione di quello che se per anni è stato un sogno, oggi è diventato qualcosa di concreto che riempie il cuore anche di chi ha contribuito all’obiettivo: la realizzazione di pozzi nei villaggi più sperduti e più poveri dell’Etiopia. Il ristoratore-scrittore Renato Collodoro, alassino d’adozione, ci è riuscito vendendo libri e organizzando cene solidali che ogni volta richiamano amici e conoscenti. Giovedì sera all’osteria Mezzaluna di Alassio, Collodoro ha presentato il libro in cui racconta il cammino che ha fatto percorrendo la Via Francigena.

È stata una cena con un menù elaborato rivalutando antiche ricette medievali, quelle che i pellegrini dell’epoca consumavano nelle locande, nei conventi e nelle case dove facevano sosta tra una tappa e l’altra. E quindi è stato possibile rivivere, mangiando, quel lungo pellegrinaggio dello scrittore-ristoratore protagonista anche di situazioni inedite e incontri curiosi. La serata è stata accompagnata dalla musica con il gruppo Gente de Mà che, per l’occasione, hanno preparato un programma che evoca cammini e viaggiatori sognanti, attingendo al repertorio di Branduardi, De Andrè, Nomadi e, visto che siamo in tema non mancheranno le sonorità di antiche ballate celtiche. Il costo di partecipazione è di 30 euro, il cui ricavato contribuirà alla realizzazione di una scuola in un villaggio sperduto dell’altopiano etiope.

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