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La conferenza in live streaming dal 9 al 14 novembre.

La dodicesima edizione della Conferenza Mondiale Science for Peace and Health sarà dedicata a due tecnologie che potrebbero cambiare in maniera significativa il mondo in cui viviamo: l’intelligenza artificiale e il gene editing. Oltre a indagare in modo chiaro e diretto che cosa sono e a quali campi possono essere applicate, la Conferenza ne approfondirà le implicazioni etiche e pratiche, cercando di capire quali vantaggi potrebbero portare all’umanità e quali sono i rischi da evitare. L’intelligenza artificiale e il gene editing sono infatti potenzialmente in grado di liberare l’umanità da alcuni problemi rilevanti, ma potrebbero rivelarsi strumenti di controllo se lasciati nelle mani di pochi e non adeguatamente governati.

In occasione della XII edizione, la Conferenza si è trasformata in un evento senza confini fisici, fruibile online attraverso diverse piattaforme. Il progetto ha inoltre precisato ed esteso i propri ambiti di riferimento, aprendosi maggiormente alla salute come argomento cuore della ricerca scientifica che diviene così centrale nella riproposizione del progetto ribattezzato Science for Peace and Health. L’ampio raggio di azione della ricerca scientifica e le sue molteplici ricadute diventano quindi il campo d’indagine per il presente e il futuro. Dalla sociologia all’economia, dall’antropologia alle scienze politiche, dalla biologia alla medicina di frontiera: dove ci sta portando il progresso scientifico? Che direzione siamo in grado di imprimere all’avanzamento tecnologico? E ancora: siamo in grado di governare consapevolmente e totalmente questi processi?

Nato il 2009 per iniziativa di Umberto Veronesi, il progetto riunisce ogni anno i protagonisti del mondo scientifico, della cultura, delle istituzioni e della società civile per approfondire argomenti di interesse globale e proporre soluzioni concrete.

Science for Peace and Health si pone due obiettivi di altissimo respiro:

  1. DIFFONDERE UNA CULTURA DI PACE SOPRATTUTTO FRA I GIOVANI
    Dalla prima edizione della conferenza gli studenti sono stati i principali interlocutori perché vogliamo diffondere una cultura della non violenza educando alla pace e al dialogo focalizzando l’attenzione soprattutto – ma non esclusivamente – sui più giovani.
  2. FAVORIRE MAGGIORI INVESTIMENTI IN RICERCA SCIENTIFICA
    Perché siamo convinti che sia necessario destinare maggiori risorse alla ricerca scientifica, vero motore di progresso dell’umanità.

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