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Oggi, 19 ottobre, prende il via l’appuntamento #Scienzasulbalcone, esperimento di scienza partecipata del Cnr, per misurare il rumore che dall’esterno entra nelle nostre case. Grazie all’applicazione per smartphone OpeNoise, sviluppata da Arpa Piemonte, sarà possibile rilevare il rumore ambientale che raggiunge le nostre abitazioni, per valutare l’inquinamento acustico delle città.

Dopo il successo dell’esperimento dedicato all’inquinamento luminoso, che ha raccolto più di 10.000 misurazioni da tutte le province italiane, il format per la scienza partecipata del Cnr, ritorna con un nuovo esperimento dedicato all’inquinamento acustico.

Alle ore 18, sempre di oggi, nel corso di una diretta sui canali social Facebook e Youtube dell’Unità Comunicazione del Cnr e sulle piattaforme messe a disposizione dal National Geographic Festival delle Scienze saranno raccontati i dettagli del nuovo esperimento. Lo faranno gli ideatori del progetto: Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico, Luca Balletti, matematico dell’Unità Comunicazione e relazioni con il pubblico del Cnr, Carlo Andrea Rozzi, ricercatore dell’Istituto nanoscienze (Cnr-Nano), Fabio Chiarello, ricercatore dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie (Cnr-Ifn) e Jacopo Fogola, responsabile per Arpa Piemonte dello sviluppo dell’applicazione OpeNoise. Interverrà Silvia Mattoni, responsabile dell’Unità Comunicazione e relazioni con il pubblico del Cnr in qualità di moderatrice.

Per partecipare sarà necessario seguire le istruzioni presenti sul sito cnr.it/scienzasulbalcone ed effettuare le misurazioni dalla propria abitazione secondo le modalità indicate. Attraverso la partecipazione collettiva, sarà possibile non solo sensibilizzare un largo pubblico al delicato problema dell’inquinamento acustico (che ha implicazioni anche sulla salute e l’ambiente), ma anche raccogliere una quantità di dati, altrimenti impossibile da ottenere, fondamentali ai fini della ricerca scientifica. I dati raccolti consentiranno di tracciare una fotografia complessiva del rumore ambientale lungo tutta la penisola e le isole e, una volta analizzati, saranno utilizzati per produrre una pubblicazione scientifica sull’argomento, alla quale ogni partecipante avrà prestato il proprio contributo.

Le persone interessate potranno effettuare liberamente le proprie misure in momenti diversi della giornata, caratterizzati da differenti livelli di rumore percepito (accompagnati presumibilmente da diverse sensazioni di comfort sonoro: ad esempio, minore o maggiore fastidio). Soltanto le due misure estreme saranno però inviate: quella registrata nel momento di clima acustico più confortevole e quella ottenuta nel momento di clima acustico meno confortevole, scelti secondo il giudizio soggettivo dello sperimentatore.

Attraverso questa semplice esperienza, i partecipanti potranno prendere coscienza del proprio ambiente sonoro, acquisire conoscenze di base sul rumore ambientale e la sua misurazione, effettuare misure del livello di rumore con lo smartphone comprendendo i limiti dello strumento, ma anche le sue potenzialità. Gli scienziati, dall’altra parte, avranno l’occasione di validare l’uso di smartphone non calibrati nelle misure sonore ambientali, correlare il benessere percepito dai partecipanti con le misure inviate e raccogliere misure su tutto il territorio nazionale in modo rapido, efficiente ed economico.

c.s.

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