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Il piccolo elicottero è stato progettato per dimostrare che l’esplorazione aerea su Marte è possibile.

Il primo elicottero marziano della NASA si sta avvicinando all’approvazione finale per il lancio dopo aver passato una serie di test fondamentali.

Il progetto di volo dimostrativo del Mars Helicopter, questo il nome del velivolo, prenderà il via l’estate prossima con il rover della missione Marte 2020, e raggiungerà il Pianeta Rosso nel febbraio 2021.

Mentre il rover cercherà segni di vita passata sul Pianeta Rosso e collezionerà campioni per il futuro ritorno sulla Terra, l’elicottero sorvolerà Marte in una serie di voli dimostrativi. Le future missioni vedranno questi elicotteri perlustrare preventivamente i luoghi dove i rover potranno andare successivamente.

«Nessuno ha mai costruito prima un elicottero per Marte, perciò ci stiamo continuamente addentrando in un nuovo territorio», ha spiegato MiMi Aung, project manager del Mars Helicopter al JPL della NASA a Pasadena.

A gennaio, l’elicottero era stato testato in un ambiente marziano simulato allo Space Simulator del JPL (una camera a vuoto con un diametro di circa 8 metri). Quindi è stato portato in una struttura di Lockheed Martin Space a Denver, dove sono stati eseguiti ulteriori test di compatibilità con il Mars Helicopter Delivery System, un sistema che sarà incaricato di trasportare l’elicottero sotto la “pancia” del rover nella missione Marte 2020, durante il lancio ed il viaggio verso Marte. L’elicottero si separerà dal rover dopo l’atterraggio.

A Denver, sono stati testati le connessioni ed i meccanismi tra il sistema di trasporto e l’elicottero così da assicurarsi che tutto funzioni e combaci perfettamente: sono stati eseguiti testi sulle vibrazioni del sistema accoppiato come durante il lancio ed il viaggio; elicottero e sistema di trasporto sono stati messi in una camera termica a vuoto per vedere come reagiscono alle basse temperature (-129 gradi Celsius), in maniera simile alle condizioni che troveranno nello spazio profondo e sulla superficie marziana.

Una volta terminati i test, l’elicottero è tornato al JPL l’11 di maggio per una serie di ulteriori procedure, tra le quali la rotazione delle pale del rotore, e l’installazione di un nuovo pannello solare. Ulteriori test aspettano l’elicottero marziano, ma la fine si avvicina (almeno per il lavoro sulla Terra).

«Ci aspettiamo di completare i test finali e la messa a punto, e consegnare l’elicottero alla camera di pulitura High Bay 1 per l’integrazione con il rover entro l’estate – ha detto Aung –, ma non avremo realmente mai terminato con i test sull’elicottero fino a che non andrà su Marte.»

Dato che l’elicottero è un progetto dimostrativo, non avrà con sé a bordo strumenti scientifici. Lo scopo principale del progetto è quello di dimostrare come il volo motorizzato sia possibile nell’atmosfera marziana (la densità dell’aria sul Pianeta Rosso è solo l’1% di quella terrestre).

Se il minicottero riuscisse a decollare, ci sarebbero altri ostacoli da fronteggiare, come ad esempio i ritardi temporali introdotti dal controllo sulla Terra (ci vogliono dai 4 ai 24 minuti perchè i segnali viaggino dalla Terra a Marte, in base alle rispettive posizioni dei due pianeti nello spazio). Anche l’acquisizione di immagini verrà testata per valutare le capacità dell’elicottero di trasmettere foto a colori in alta risoluzione.

«Le future missioni su Marte potrebbero comprendere elicotteri di seconda generazione per aggiungere una dimensione aerea alle loro esplorazioni – hanno sottolineato i funzionari della NASA –. Essi potrebbero investigare destinazioni precedentemente non esplorate o difficili da raggiungere, come ad esempio alture, cave e profondi crateri, agendo come esploratori per il personale umano oppure potrebbero trasportare piccoli carichi da una posizione ad un’altra. Ma prima che tutto ciò avvenga, un veicolo di test deve dimostrare che questo sia possibile.»

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