Condividi l'articolo

Nel gioco il giocatore può creare il suo mondo, le sue città ed è chiamato a gestire la produzione e i consumi di energia, acqua, cibo e ad affrontare disastri naturali.

La crisi climatica non è un gioco ma è possibile conoscere quale impronta lascia l’uomo sulla terra e quali cambiamenti causano i suoi comportamenti giocando. È questa l’idea che sta dietro al video game “Change Game!”. Il gioco scaricabile, da App store e Google Play, è stato pensato dal Centro di ricerca avanzata sui cambiamenti climatici, ovvero la Fondazione CMCC e realizzato in collaborazione con Melazeta un’azienda specializzata in gaming, con il finanziamento di Climate KIC EIT.

Una volta scaricato sul proprio dispositivo, il giocatore può creare il suo pianeta e giocare con esso. E quindi capire che le scelte che si compiono hanno effetti sull’ambiente che lo circonda e sulla vita delle altre persone. Comprendere che i cambiamenti climatici e i loro impatti dipendono anche dalle sue scelte. Verificare che collaborare con altre persone, fare i giusti investimenti, perseguire obiettivi di sviluppo sostenibile sono scelte che aiutano nella costruzione di un pianeta capace di difendersi dai disastri naturali. Nella realtà del videogame si comprende come effettivamente il clima interagisca con la società e con gli ecosistemi naturali. Bisogna decidere come produrre e consumare energia, acqua e cibo ed anche come affrontare disastri naturali, come allagamenti, terremoti etc. Di fronte alle difficoltà è necessario trovare nuove soluzioni e sfruttare le tecnologie del futuro.

L’innovazione di Change Game! è che tutti gli scenari di gioco, costruiti e realizzati con modelli climatici appositamente creati, si fondano su dati e assunzioni prodotte dal lavoro e dalla ricerca di scienziati del clima. La scienza rappresenta il punto di partenza imprescindibile per definire e scelte che si compiono nelle diverse fasi. Inoltre, il gioco incoraggia un dibattito tra i giocatori su quali siano le innovazioni di sistema necessarie e possibili per creare società resilienti e a zero emissioni. Come nel mondo reale bisogna anche promuovere i comportamenti sociali che contribuiscono a migliorare la resilienza della propria città e interagire con le città vicine, tramite commercio e scioperi del clima. Ogni azione ha un impatto, positivo o negativo, su un settore, su un’attività del pianeta a cui il giocatore dà vita, e anche sulle città realizzate dagli altri giocatori: tutto si tiene insieme nell’emergenza climatica.

Proprio come accade sul Pianeta Terra, maggiore sarà il livello di emissioni di gas inquinanti che i giocatori genereranno attraverso le loro scelte, maggiori saranno le sfide che dovranno affrontare in relazione al conseguente aumento della temperatura. Come nella realtà, da un lato ondate di calore, siccità, innalzamento del livello del mare, inondazioni, cicloni tropicali, diffusione di nuove malattie e dall’altro possibili soluzioni attraverso le interazioni con le altre città, gli investimenti in ricerca e sviluppo e non solo. Piani paralleli e intrecciati che delineano lo svolgimento del gioco ma che si muovono su solide basi scientifiche.

Resta aggiornato con le nostre ultime notizie da Google News

Seguici